Riceviamo e pubblichiamo:
FrancaMente per Martina, La Destra, Democrazia Cristiana, Giovane Italia e Gioventù Martinese comunemente, mediante Angelo Lucarella per l’occasione portavoce, intervengono sul tema dell’ospedale di Martina Franca dopo il recente Consiglio Comunale a cui ha partecipato l’Ass. alla Sanità pugliese Attolini: “il Consiglio monotematico riguardante la vicenda dell’ospedale martinese ci ha profondamente deluso per quella che si è rivelata la sua inconsistenza. E’ mancato anzitutto il dibattito tra i rappresentanti politici della Città, dal momento che si è assistito ad un monologo dell’Ass. Regionale che ha solo fatto trasparire le preoccupazioni già sorte nell’animo dei martinesi in merito alla chiusura del nosocomio locale: una mutilazione politica nel complesso ma anche nelle singole vicende se si pensa che nessun consigliere ha ricevuto per l’occasione documenti inerenti all’ordine del giorno, la cui distribuzione spetta all’ufficio di Presidenza. Una mutilazione cui già si assiste in parte, come ha rappresentato il Dott. Luigi Caliandro a proposito di ciò che ogni giorno si vive all’interno dell’ospedale, in cui gli operatori, pur in carenza del personale sia medico che paramedico necessario, portano avanti con grande responsabilità e dignità l’assistenza sanitaria offerta a TUTTI i cittadini della Valle d’Itria e non solo. Noi non vogliamo che il tema diventi solo motivo di campagna elettorale ma chiediamo che almeno chi ha competenza per farlo sia chiaro e non fugga dalle responsabilità politiche e amministrative nei confronti del nostro territorio che negli anni della giunta Vendola è stato fortemente trascurato, abbandonato e lasciato ingiustamente alla deriva. Infine siamo negativamente sorpresi per ciò che concerne il progetto di costruire il nuovo ospedale Valle d’Itria tra Monopoli e Fasano. Oltre alla mancanza di un solido confronto, ci lasciano perplessi i metodi di programmazione e pubblicizzazione: non è solo commerciale il discorso dell’usurpazione delle nomenclature. Perciò dimostreremo il nostro più totale disaccordo e scoraggeremo l’ utilizzo improprio del nostro nome Valle d’Itria e chiunque voglia toglierci un servizio così essenziale come quello ospedaliero.
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