
Fedra racconta dell’amore incestuoso di una donna per il proprio figliastro, raccontato in Grecia dall’Ippolito di Euripide e a Roma dal Phaedra di Seneca. Fedra muore, si impicca, per il disonore della scoperta da parte del figliastro Ippolito del sentimento provato nei suoi confronti dalla moglie del padre Teseo.
A Vicenza questo monologo sarà interpretato dalla martinese Diletta Acquaviva, giovane attrice sempre più apprezzata nel panorama nazionale, che ha recitato anche in televisione in Squadra Antimafia e nella serie Mai per amore di Rai Uno, scoperta dal regista lituano Eimuntas Nekrosius che l’ha voluta protagonista del dramma (Qui il sito del Teatro Comunale di Vicenza).
Il caso di Diletta Acquaviva, richiama alla mente la necessità per la città di Martina Franca, di dotarsi di strutture culturali capaci di supportare e valorizzare l’offerta, anche teatrale. Il caso del Bellini, o del cinema Verdi di cui non si conosce le sorti, impone ai rappresentanti politici una riflessione sullo sviluppo culturale della città, che non rimanga solo una meta del turismo estivo, con un’offerta preparata per quel target, ma sia capace di sviluppare un nuovo discorso culturale e identitario che metta al centro la città e i suoi cittadini.
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