La Regione Puglia ha scelto la strada della disobbedienza, ha scelto la strada dell’autonomia di scelta, di riprendersi dal diktat “L’Europa lo vuole”. Ha deliberato di rompere il patto di stabilità, del pareggio di bilancio, mandando a quel paese le scelte fatte con la calcolatrice alla mano da parte del Governo. Almeno così sembra.
Eppure, secondo il quotidiano web Linkiesta, Vendola non ha fatto nessuna scelta rivoluzionaria, anzi, ha fatto qualcosa previsto dalla legge. Francesco Clemente, autore del pezzo, intervista Pelillo, che spiega: “Non è una decisone contro legge. Fino al 2010 le opzioni erano due: sfondare o rispettare il patto di stabilità a seconda dell’equilibrio positivo o negativo dei conti. Ora abbiamo una terza opzione, sfondare il patto ma limitatamente alla spesa comunitaria già disponibile”.
Abbiamo chiesto a Donato Pentassuglia un commento e non si è tirato indietro. Ci lascia con l’amaro in bocca, perchè ci conferma che nel 2013 questa scelta impedirà nuove assunzioni. Tranne che nella sanità, come continua l’articolo di Linkiesta (http://www.linkiesta.it/nichi-vendola-patto-stabilita-finanziaria)
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