La questione del comprensorio C5. Quel trullo è pericoloso

Durante il Consiglio comunale dello scorso 17 ottobre si è discusso, in seguito ad un’interpellanza presentata dai consiglieri dell’UDC, sulla messa in sicurezza dell’intersezione di via Madonna Piccola e via Raguso, nel comprensorio C5, con la possibilità di abbattere il trullo ritenuto responsabile principale del pericolo.

I consiglieri dell’UDC interpellavano l’Amministrazione “al fine di conoscere quali atti si intende porre in essere per garantire la sicurezza del tratto stradale, il decoro urbano dell’intera zona e il completamento della viabilità del comprensorio C5“.

Unica soluzione possibile sembra essere l’abbattimento del trullo che, secondo quanto riportato nell’interpellanza, “oltre ad essere in contrasto con le norme del codice della strada, poichè posizionato sulla carreggiata, impedisce un’adeguata viabilità veicolare costituendo motivo di pericolosità per la circolazione anche pedonale“. Lo stesso Miali, poco prima del Consiglio, ha incontrato alcuni residenti della zona affermando che quel rudere “potrebbe addirittura crollare se non si prendono provvedimenti“.

La questione è delicata non solo perchè si chiede l’abbattimento di un Trullo, uno degli ultimi in città, anche se abbandonato, ma perchè sul quel terreno è previsto, da anni, la costruzione  di un’arteria di collegamento con via Taranto.

L’esproprio del trullo, con successivo abbattimento, darebbe il via ai lavori dell’arteria fondamentale per la viabilità in città, ma forse non tutti ricordano che una strada, anche se stretta, che portasse direttamente in via Taranto esisteva già, ma fu chiusa per far spazio ad un edificio. In più, di fianco al trullo, è stata costruita una villa che, in parte, rientra su quel terreno previsto per la costruzione dell’arteria oltre all’enorme spazio concesso all’Agip.

In data 10 ottobre l’Istruttore Direttivo della P.L., Ten. Angolo Chirulli, in seguito ad un sopralluogo al fine di verificare la larghezza della carreggiata della stessa strada, comunicava che: “dalle misurazioni è risultato che la parte più stretta la strada misura m 7,00 mentre più a monte m 7,60 e tenuto conto che il tratto di strada in questione non è ad alta densità di traffico, non è percorso da un gran numero di mezzi pesanti, non è attraversato da linee di trasporto pubblico, si ritiene di poter adottare il modulo minimo di larghezza della corsia pari a m 2,75, così come riportano i comma 1 e 2 dell’art 140 del Regolamento di Attuazione ed Esecuzione del Codice della Strada“.

Questo vuol dire che nel punto più stretto, oltre al mantenimento delle due corsie di marcia, è possibile prevedere anche la realizzazione di un marciapiede “almeno su di un lato” ritenendo però opportuno, come dichiara sempre il Ten. Angelo Chirulli, installare un adeguato segnale di pericolo di strettoia asimmetrica a destra da posizionare prima del trullo.

A riguardo i residenti della zona hanno voluto esprimere la loro vicinanza a favore dell’iniziativa dei consiglieri dell’UDC: ““Accogliamo con favore l’iniziativa dei consiglieri Martino Miali, Michele Muschio Schiavone e Martino Gelsomino, i quali nella loro interpellanza presentata nell’assise consiliare del 17 c.m. hanno riportato all’attenzione del massimo organo di governo cittadino un problema che negli ultimi dodici anni più volte le precedenti amministrazioni avevano affrontato, senza però mai risolvere. La volontà di individuare una rapida soluzione, nell’assoluto rispetto delle normative vigenti, e a cui dar seguito con l’immediata cantierizzazione dei lavori necessari, è infatti l’auspicio che tutti i residenti dell’area interessata ripongono, dopo aver apprezzato l’impegno del Sindaco dott. Franco Ancona a garantire voce in capitolo nella prossima previsione di bilancio, nonché del consigliere Romano Del Gaudio ad affrontare la questione già nella prossima riunione della commissione da egli stesso presieduta. Altresì, in qualità di semplici cittadini, non possiamo che esprimere un forte apprezzamento per il clima di collaborazione emerso tra i membri del Consiglio e che siamo certi favorirà una maggiore rapidità dell’iter burocratico necessario per la risoluzione della vicenda”.

Non mancano però le critiche soprattutto per la posizione contrastante del Consigliere Martucci che in Consiglio proponeva di espropriare il trullo, ma solo per restaurarlo: Non possiamo tuttavia fare a meno di trascurare le dichiarazioni del consigliere Antonio Martucci, in cui ritroviamo la medesima volontà espressa anche da noi residenti di giungere alla risoluzione del problema in ossequio a quanto stabilito dalla giurisprudenza in materia, ma al quale non possiamo fare a meno di ricordare i dodici anni di attesa a cui l’area è stata sottoposta e nel corso dei quali sono aumentati esponenzialmente i pericoli per la viabilità a cui sono esposti quotidianamente gli oltre mille residenti dell’area. L’immediata risoluzione di tale vicenda è dunque una responsabilità a cui ciascun membro del Consiglio e della Giunta non può sottrarsi, avendo ad essi la Città conferito l’impegno morale e formale di provvedere al miglioramento delle condizioni di vita dei propri cittadini”.

La carreggiata si potrebbe allargare da entrambi i lati, espropriando e abbattendo il trullo o indietreggiando di qualche metro il muretto che delimita la cooperativa Newton, ma si guarda solo al lato del trullo anche e soprattutto per gli “interessi” sulla viabilità. Pare sia più importante l’arteria per via Taranto che conservare uno degli ultimi trulli in città. Se il problema è la sicurezza di chi abita nella zona che quel tratto di strada lo percorrono più volte al giorno, anche a piedi, la soluzione potrebbe essere, come detto prima, lo spostamento del muro che delimita la cooperativa e il restauro del trullo.

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