L’arcivescovo di Taranto Filippo Santoro esprime la propria solidarietà nei confronti della famiglia di Claudio Marsella.
Eccolo di seguito:
La notizia della morte di questo nostro giovane fratello, Claudio, torna a sconvolgerci e ad aggravare oltremodo l’orizzonte drammatico del fronte lavoro nella nostra Taranto. Mai vorremmo scrivere simili messaggi di cordoglio e celebrare questi funerali!
Mentre sono in corso gli accertamenti per stabilire le cause del decesso, è mio vivo desiderio manifestare la vicinanza del vescovo e della Diocesi di Taranto alla famiglia Marsella, ai colleghi e agli amici del giovane operaio. Il 12 giugno ho celebrato la messa per le vittime del lavoro; un’esperienza sempre straziante che chiama ciascuno alla solidarietà e all’assunzione di responsabilità. Ancora una volta corre l’obbligo di ribadire con forza la sacralità della vita, la sua difesa ad ogni costo e che la sicurezza sul posto di lavoro rimane una priorità irrinunciabile.
Era un operaio Claudio, di una fabbrica molto grande, all’attenzione del mondo per note ragioni; chissà se in questi mesi appena trascorsi ha avuto paura di perdere il lavoro o se invece ha temuto per la sua salute. Rimane il nodo alla gola per una vita che è falciata e sentiamo una profonda e ingiusta ferita per ciò che è accaduto. Di fronte a tanto dolore, particolarmente dei suoi cari, possiamo solo affidarci al mistero del Signore che non è rimasto a guardare, ma si è fatto nostro compagno nella vita e nella morte ed è il nostro Salvatore. Senza di Lui tutto sarebbe perduto. A Lui affidiamo il giovane Claudio, la sua famiglia, i sui amici e compagni di lavoro con la domanda che morti così non accadano mai più e siano giudicate le vere cause del decesso.
Nella speranza del Risorto invochiamo pace e giustizia per Claudio e per tutti noi.
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