Consiglio comunale. Approvato il regolamento dell'addizionale comunale Irpef

Durante il consiglio comunale di ieri, che potete rivedere sul nostro sito a questo link www.martinanews.it/diretta-streaming-del-consiglio-comunale, si è prima discusso e poi approvato, con voto contrario dell’opposizione, il “Regolamento per la disciplina della compartecipazione dell’addizionale comunale I.R.P.E.F. (‘Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche)”.

Questa aliquota fa riferimento all’anno 2012 tenendo conto dell’articolo 1, comma 169, della legge n. 296/2006 che cita: “Gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione (approvato solo ieri dal consiglio comunale ndr). Dette deliberazioni, anche se approvate sucvcessivamente all’inizio dell’esercizio purché entro il termine innanzi indicato, hanno efffetto dal 1° gennaio dell’anno di riferimento“.L’assessore Lorenzo Basile, nella sua relazione, letta prima della discussione, afferma che le “recenti manovre di finanza pubblica, hanno determinato, oltre all’inasprimento del patto di stabilità, un notevole incremento dei tagli nei trasferimenti erariali“, e questo vuol dire meno soldi ai comuni. “Alla luce di queste riduzioni, per garantire gli equilibri di bilancio, nonché per dare continuità all’erogazione dei servizi comunali, occorre confermare per l’anno 2012 l’aliquota dell’addizionale comunale I.R.P.E.F. allo 0,8% stabilendo inoltre  una fascia di esenzione per i redditi fino a € 7.500,00“.

Dopo la lettura della relazione dell’assessore è iniziata la discussione animata da due consiglieri opposizione, Conserva (PDL) e Muschio Schiavone (UDC). Il primo ha voluto sottolineare che altri 88 comuni in Italia hanno abolito questa tassa, poi si è soffermato sull’ art. 4 del regolamento in questione che regolamenta l’esenzione alla fascia di  reddito complessivo non superiore a 7.500,00 €. “Questa crisi ha colpito il ceto medio – afferma il consigliere Conserva – per questo ritengo opportuno aumentare la soglia per l’esenzione almeno fino a ventimila euro. Senza fare paragoni eccessivi dico solo che il comune di Milano ha posto una soglia minima di circa trentamila euro – e concludendo il suo intervento afferma – credo che l’aliquota doveva essere applicata in maniera direttamente proporzionale in base al reddito invece di pevedere  la percentuale fissa dello 0,8“. Il secondo invece ha elencato una serie di vecchie dichiarazioni (2004 ndr) di Franco Ancona, Lorenzo Micoli e Antonio Scialpi, allora consiglieri di opposizione, che proponevano di dimezzare il prelievo dell’Irpef affermando gli immediati benefici che i cittadini avrebbero avuto in busta paga. “Ma il periodo era diverso e avevamo scoperto i vostri imbrogli sul bilancio – risponde dai banchi Antonio Scialpisono contento che abbiate ripreso queste vecchie dichiarazioni“.

Il regolamento, approvato con l’unanimità della maggioranza e i voti contrari dell’opposizione, disciplina la variazione dell’aliquota di compartecipazione dell’addizionale I.R.P.E.F. fissandola allo 0,8%. Sono esenti dall’applicazione dell’addizionale tutti i contribuenti che abbiano un reddito complessivo annuo imponibile non superiore a 7.500,00 €, se il reddito supera questa soglia l’addizionale è dovuta.  Il versamento e’ effettuato, attraverso apposito codice tributo assegnato, direttamente al comune.

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