Minori fuori famiglia: fotografia dello scenario pugliese

In occasione della Giornata internazionale dell’Infanzia 2012 è stato presentato il IV Rapporto sui Minori fuori famiglia e gli interventi dell’Assessorato al Welfare per promuovere e tutelare i diritti dei bambini e delle bambine.

Assessore al Welfare, Elena Gentile: “Sono i numeri e i dati per calibrare le politiche in favore dei bambini e delle bambine pugliesi, cemento e mattoni per farle camminare sui binari del futuro!”

In Puglia oltre 3.000 bambini e bambine vivono lontani dal proprio nucleo familiare d’origine, il 23% sono stranieri, complessivamente 717 (+ 69% circa rispetto al 2007).  I dati emergono dalla rilevazione censuaria condotta dall’Osservatorio Regionale per le Politiche sociali presso tutti i Comuni pugliesi.

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Una “popolazione di minori” che solo per il 40% dei casi viene accolta da famiglie affidatarie, mentre cresce l’inserimento in strutture residenziali e l’incidenza dei minori stranieri non accompagnati.

Con minore straniero non accompagnato si definisce un soggetto minorenne privo di cittadinanza italiana o di altri stati dell’Unione Europea, il quale non avendo provveduto ad una richiesta di asilo politico, è presente per qualsiasi circostanza sul territorio dello Stato, in assenza di soggetti terzi quali genitori o adulti che detengano per conto suo responsabilità legale, assistenza e rappresentanza. (wikipedia)

In constante aumento la presenza in Puglia di minori non accompagnati: sono stati 579 nel 2011, pari all’80% di tutti i minori stranieri fuori famiglia, e sono più che raddoppiati (+ 112%) rispetto al 2007, cioè il fenomeno è esploso in soli 5 anni, anche per effetto delle diverse emergenze periodiche connesse in particolare al nord-africa, che proprio nel 2011 ha avuto il suo apice. La metà di loro sono quasi maggiorenni.

Da anni ormai – ha dichiarato l’assessore Gentile – crediamo che il modo migliore per rendere omaggio alle celebrazioni per la Giornata internazionale dei diritti dei bambini e delle bambine, sia di fornire strumenti di lavoro aggiornati agli operatori di settore e, perché no, anche alle famiglie pugliesi. Un’occasione utile alla riflessione comune, per fare il punto sulle politiche messe in atto, su quelle in cantiere e per ricevere utili indicazioni sugli orientamenti futuri”.

Ma una volta fuori dal proprio nucleo familiare di origine in che modo viene accolta questa “popolazione di minori”?

Due le possibili prese in carico, una volta fuori dal proprio nucleo familiare: con l’affido familiare presso una famiglia affidataria, oppure presso una comunità educativa residenziale.

Circa il 40% dei minori fuori famiglia viene preso in carico mediante affido familiare (-10% rispetto alla rilevazione del 2007 per i minori in generale, e addirittura -34% dei minori stranieri): nonostante la diffusione in molti ambiti territoriali di elenchi di famiglie affidatarie, preparate per accogliere altri minori oltre i propri figli, prevale ancora da parte dei Tribunali per i Minorenni la prassi di affidare alle comunità educative i minori.

Dal rapporto emerge un ulteriore dato che deve essere evidenziato: in tutta la Puglia poco più del 4% dei minori allontanati dalla famiglia di origine trova accoglienza in strutture fuori dei confini regionali, con una prevalenza negli invii fuori regione dei minori foggiani e della BAT rispettivamente per il 9,3% e l’8,3%.

Di seguito la sintesi del IV Rapporto sui Minori fuori famiglia:

 

Di seguito invece pubblichiamo la scheda degli interventi in favore dei minori in Puglia:

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