Le motivazioni del Tar sulla Sentenza per il ricorso Idv. Il seggio consiliare rimane al Pd per un voto

consiglio-comunale-martina-franca-2012-2MARTINA FRANCA – La sentenza del TAR di Lecce era già uscita qualche settimana fa (qui il nostro articolo in merito), per essere precisi il 18 aprile, proprio qualche giorno dopo la sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso di Leo Cassano  (qui potete leggere l’articolo), ora finalmente il Tribunale Amministrativo ha pubblicato le motivazioni di questa sentenza. Una sentenza che respinge il ricorso di Martino Carriero (Idv) che chiedeva l’annullamento del verbale di proclamazione degli eletti dell’ufficio elettorale del comune di Martina Franca e di tutti gli atti connessi, relativi alle elezioni amministrative del 6-7 maggio 2012, nella parte in cui si assegnava il quindicesimo seggio in consiglio comunale, attribuito in virtù del premio di maggioranza al gruppo di liste collegate al sindaco eletto, Francesco Ancona, al partito democratico anziché alla lista Di Pietro Italia dei Valori e, pertanto, per la conseguente sostituzione del ricorrente sig. Martino Massimo Carriero, primo dei non eletti nella propria lista, nella posizione attualmente occupata dal sig. Leggieri Cataldo (Pd), con contestuale correzione in tal senso del risultato elettorale.

La verificazione disposta dal Tribunale ha accertato che di tutte le schede contestate solo due potrebbero essere assegnate all’Idv e quindi rientrare tra i voti attribuiti alla lista e ottenere il quoziente necessario per il premio di maggioranza.  “Tuttavia – si spiega nella sentenza – come lo stesso ricorrente ha rilevato, ai fini dell’ottenimento del quindicesimo seggio consiliare è necessario che la lista Idv ottenga altri tre voti di lista”. In conclusione, il ricorso viene respinto in quanto la lista Idv, a seguito delle verificazioni sulle schede, non ha ottenuto il numero di voti sufficienti per raggiungere il quoziente necessario, rispetto al Pd, ai fini dell’assegnazione del premio di maggioranza.

Il Tar di Lecce, oltretutto, ha disposto che il ricorrente, Martino Carriero, paghi le spese delle verificazioni effettuate per un importo complessivo pari a € 2.016,00.

Si conclude finalmente, in realtà si era già conclusa il 18 aprile scorso, una lunga diatriba che ha creato non pochi imbarazzi in seno alla maggioranza.

Di seguito le motivazioni della Sentenza del Tar di Lecce:

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