Nato con fatica, sessantuno giorni dopo le elezioni Politiche e 127 giorni dopo le dimissioni di Mario Monti, l’Italia ha un nuovo Governo. Enrico Letta, incaricato dal Presidente Napolitano, sabato pomeriggio ha sciolto la riserva presentando la sua squadra. Si tratta di 21 ministri, un esecutivo che rende felice Berlusconi e tutto il Pdl.
L’On. Gianfranco Chiarelli ha commentato con soddisfazione la nascita del nuovo esecutivo riprendendo le parole del Presidente Napolitano: “il governo appena nato era l’unico possibile nel contesto politico in cui ci troviamo“.
“L’unico possibile – continua Chiarelli – non è come dire il migliore, ma il più compatibile con la esigenza di affrontare con immediatezza le tante emergenze del Paese. Guardando alla composizione, in termini numerici e di peso specifico dei ministeri assegnati, si evidenzia con estrema chiarezza il significativo e determinate contributo offerto dal Popolo della Libertà e dal suo leader Silvio Berlusconi. Dopo la lista dei ministri, determinante sarà comprendere ora come sia stato definito il programma. Con l’auspicio che tutte le forze che hanno voluto ricercare, con senso di responsabilità, l’intesa oltre gli interessi di parte, siano consequenziali in fase di voto della fiducia, formulo i miei auguri di buon lavoro al presidente Letta e al suo vice Alfano e a tutti i nuovi ministri“.
Mentre il Pdl festeggia, il Pd si lecca le ferite perdendo, oltretutto, l’appoggio di Sinistra Ecologia e Libertà. Nichi Vendola in questi giorni ha più volte sottolineato l’assurdità di un governo di larghe intese tra Pd e Pdl dichiarando: “Sarebbe sciocco non cogliere in questo nuovo governo il valore di alcune singole figure. Io però contesto un’alleanza che contiene dentro di sé un tradimento nei confronti dell’elettorato e conferma la continuità del sistema di potere berlusconiano. Ci metteremo in gioco, faremo l’opposizione più ambiziosa possibile“.
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