Ostuni, convegno medico-scientifico: “Intraoperative neuromonitoring in neurosurgery”

Uno dei più importanti convegni medico-scientifici, col patrocinio del Comune, Regione-assessorato alle Politiche della salute e Asl di Brindisi, si svolge oggi 30 e domani 31 maggio presso la Chiesa di San Vito Martire (“Le Monachelle”) nel centro storico della “Città bianca”.

Sul tema: “Intraoperative neuromonitoring in neurosurgery” (“Monitoraggio intraoperatorio del sistema nervoso in neuro chirurgia”), nelle due giornate dei lavori, si confronteranno molti neurochirurghi, neurofisiologi, anestesisti e neurologi provenienti da tutt’Italia.

L’apertura dell’importante convegno medico, si svolgerà alle ore 18 presso il salone del Palazzo di città con il saluto del sindaco Tanzarella e degli organizzatori mentre seguirà la lettura magistrale del prof. Vedran Deletis della Division of Intraoperative Neurophysiology del “St. Luke’s/Roosevelt Hospital” di, New York che tratterà: “Il ruolo attuale del neuromonitoraggio intraoperatorio”.

Nella presentazione del meeting medico-scientifico, si dice: “La neurofisiologia intraoperatoria rappresenta indubbiamente uno dei settori di maggior progresso per la Neurochirurgia del terzo millennio e, laddove, tradizionalmente, il chirurgo si era sempre basato su un’indicazione puramente anatomica nel decidere la migliore strategia chirurgica, ora vi è la possibilità di acquisire preziose informazioni funzionali. La progressiva diffusione dei neuro monitoraggi risponde principalmente all’esigenza di ridurre le complicanze neurologiche legate alla chirurgia al tempo stesso offre la possibilità di aprire nuove frontiere di ricerca permettendo di esplorare funzionalmente aree del sistema nervoso centrale e periferico ritenute altrimenti inviolabili. In questo contesto l’anestesia, a causa delle significative interferenze della maggior parte dei farmaci sulla registrazione ed interpretazione segnali neurofisiologici, diventa una variabile discriminante che richiede una precisa strategia farmacologica e gestionale”.

A livello internazionale, diverse società scientifiche stanno iniziando a produrre linee guida e “position statements” relativi alle indicazioni e al ruolo della Neurofisiologia Intraoperatoria in diverse aree della neurochirurgia. E’ questa un’esigenza che si è si progressivamente affermata anche nel nostro Paese e che ha visto l’interesse condiviso a livello nazionale delle Società scientifiche di Neurochirurgia (SINch), del Gruppo di studio di Neuroanestesia-Neurorianimazione della Società Italiana di Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI) e della Società Italiana di Neurofisiologia Clinica (SINC).

“L’utilizzo della neurofisiologia intraoperatoria si traduce sia in una riduzione dei tempi di degenza che dei costi legati ai trattamenti riabilitativi e, non ultimo, ai contenziosi medico-legali. Infatti la valutazione intraoperatoria dell’integrità funzionale dei tratti esplorati consentendo in tempo reale una revisione della strategia chirurgica, permette di evitare o ridurre esiti neurologici permanenti. Detta opportunità garantisce un approccio proattivo del danno “potenziale” al paziente con ripercussioni favorevoli sia nell’ambito dell’efficacia dei trattamenti praticati, sia nella gestione del risarcimento da responsabilità professionale. Vi è dunque la necessità di definire al meglio il ruolo di questa disciplina nel rispetto sia della varie professionalità che delle indubbie difficoltà a reperire personale esperto (medici e tecnici di neuro fisiopatologia) che possa garantire l’impiego dei monitoraggi su larga scala”.

Gli aspetti di “evidence based medicine” e quelli relativi ai rapporti costi benefici sono intimamente connessi agli aspetti medico-legali.

Questo incontro si propone come occasione di confronto fra vari metodi per valorizzare quanto prodotto fino ad ora, affrontare le numerose problematiche ancora aperte e proporre soluzioni condivisibili ed applicabili su scala nazionale in neurochirurgia e neuroanestesia.

Quattro le sessioni che si svolgeranno tutte nella giornata di venerdì 31 presso la chiesa di San Vito martire dalle 8.30 e sino alle 19.30 trattando: “Iom in neurochirurgia e significato prognostico della modificazione del segnale”; “Neuroanestesia durante Iom”; “Iom in Neurochirurgia” e, infine, “Applicazioni cliniche delle raccomandazioni scientifiche-Risk management, problematiche medico-legali”

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