Ostuni, lunedì 25 novembre: Convegno sulla Disabilità

La disabilità fa parte della condizione umana. Quasi tutte le persone, a un certo punto della loro vita, acquisiranno temporaneamente o permanentemente una disabilità e chi raggiunge un’età avanzata sperimenterà crescenti difficoltà di funzionamento. La disabilità è complessa e gli interventi necessari per superare i suoi svantaggi sono molteplici, sistemici e variabili in rapporto al contesto di vita.
Il Primo Rapporto Mondiale sulla Disabilità ha documentato la situazione attuale delle persone con disabilità, mettendo in evidenza i divari nella conoscenza e sottolineando il bisogno di ulteriori ricerche e dello sviluppo di politiche adeguate. Si stima che oltre un miliardo di persone vivano con qualche forma di disabilità (15% della popolazione mondiale), delle quali circa 110 milioni con significative difficoltà di funzionamento, mentre circa 190 milioni di persone sarebbero portatrici di una grave disabilità, come quadriplegia, depressione severa, o cecità. Circa 100 milioni sarebbero i bambini con disabilità.
Il Rapporto stila, al termine dell’analisi, 9 RACCOMANDAZIONI: 1) garantire l’accesso a tutte i principali servizi, sistemi e interventi forniti dai diversi programmi; 2) investire in specifici programmi e servizi per persone con disabilità; 3) adottare una strategia nazionale per la disabilità e un piano di azione; 4) coinvolgere le persone con disabilità; 5) migliorare le capacità delle risorse umane dedicate; 6) stanziare fondi adeguati e migliorare l’affidabilità dei servizi; 7) accrescere nella popolazione la consapevolezza e la comprensione della disabilità; 8) migliorare la raccolta dei dati sulla disabilità; 9) rafforzare e sostenere la ricerca sulla disabilità.

Il documento mira a stimolare tutti gli stakeholders a trasferire nell’azione le singole raccomandazioni.

L’AIFO promuove progetti di Riabilitazione su base comunitaria (RBC), una strategia che si sforza di disegnare un sistema orientato al cambiamento, per migliorare la distribuzione dei servizi allo scopo di raggiungere tutti coloro che ne hanno bisogno, fornendo uguali opportunità e tutelando i diritti umani delle persone con disabilità.
Il primo manuale dell’OMS (Training in the community for Persons with disability) risale al 1979. Rivisto nel 1989, è stato affiancato da vari documenti, come il Joint position paper del 2004, sottoscritto da OMS-UNESCO-ILO, e si è integrato con l’ICF e, più recentemente, con la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Nel 2011, dopo quasi sei anni di lavoro, sono state pubblicate le NUOVE LINEE-GUIDA DI RBC, in cui i precedenti modelli medico e sociale vengono integrati nel modello universalistico dei diritti umani. La proposta operativa si fonda sul twin-track approach: lavorare sul livello delle persone e delle famiglie per migliorare la loro qualità della vita; lavorare con i sistemi e le comunità per renderli pienamente inclusivi.
La RBC si è sviluppata largamente, negli ultimi trenta anni, in tutto il mondo, salvo che in Occidente, dove ha prevalso il sistema di welfare a noi ben noto, e oggi copre le stesse aree del Sud del mondo (Paesi in cerca di sviluppo e Paesi emergenti) impegnate a raggiungere i Millennium Development Goals (Obiettivi del millennio per ridurre la povertà) entro il 2015.
L’edificio della strategia di RBC poggia su quattro pilastri interconnessi: salute, ambito sociale, istruzione/formazione- ambiente di vita; tutti convergono sul quinto asse, l’empowerment, il trasferimento di potere sulla propria vita alle persone con disabilità, alle loro famiglie e alle comunità intere. Le recenti linee-guida hanno avuto il contributo di oltre 150 esperti internazionali, la partnership di tre agenzie ONU (OMS, ILO, UNESCO) e di 26 organizzazioni della società civile, la partecipazione di 300 organizzazioni di 29 Paesi diversi impegnate nella validazione sul campo. L’obiettivo di fondo che le anima è quello dello sviluppo inclusivo, basato sulle comunità, per una società per tutti.

Francesco Colizzi
Direttore CSM Brindisi- San Vito dei normanni e Consigliere AIFO

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