Ostuni: arrestati due pluripregiudicati, rintracciati all’esito di indagini ai fini della notifica di altrettanti provvedimenti restrittivi

Riceviamo e Pubblichiamo

Si comunica che i poliziotti degli Uffici Ufficio-Controllo del Territorio – Squadra Volante e Misure di Prevenzione del Commissariato di P.S. di Ostuni, d’intesa tra loro ed in attuazione di direttive loro impartite dai relativi capi-settore ai fini del controllo del territorio e del sistematico monitoraggio dei soggetti sottoposti a vincoli, ovvero affidati in prova), a conclusione di due distinte e concomitanti delicate indagini, sono riusciti a rintracciare (in Ostuni) e trarre in arresto due persone, una delle quali pluripregiudicata, attinte da differenti provvedimenti emessi dall’A.G. brindisina:

1)    arresto di SEMERARO Giuseppe, pluripregiudicato da Carovigno, classe 1967, il quale dovrà espiare la PENA DI ANNI UNO DI RECLUSIONE (difeso d’Ufficio dall’Avvocato Ennio MASIELLO):

i poliziotti della “Volante” e dell’Ufficio Misure di Prevenzione, negli ultimi giorni, hanno attuato delicati servizi di osservazione in questa Contrada Tamburroni, non escludendo che lo stesso potesse recarsi presso la sua abitazione di famiglia. Difatti, intorno alle ore 14,00 del 20 u.s., lo stesso è stato bloccato proprio mentre si trovava in quell’immobile; l’irruzione è avvenuta allorchè i poliziotti avevano raggiunto la certezza matematica in ordine alla presenza del catturando in quel sito. SEMERARO Giuseppe, che annovera precedenti penali per reati in materia di stupefacenti ed altro, era colpito da DECRETO EMESO DAL MAGISTRATO DI SORVEGLIANZA CON SOSPENSIONE DELL’AFFIDAMENTO AI SERVIZI SOCIALI, CON CONSEGUENTE CACERAZIONE, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali, a firma del  Procuratore della Repubblica Cons. dott. Marco DINAPOLI. Detta A.G. aveva emesso tale provvedimento restrittivo a seguito di ORDINE DI SOSPENSIONE DELLA MISURA DELL’AFFIDAMENTO IN PROVA AI SERVIZI SOCIALI cui SEMERARO Giuseppe era già sottoposto (Ufficio di Sorveglianza di Lecce, Dr. Maria I. GUSTAPANE), avendo questo Commissariato di P.S. doverosamente segnalato alcune violazioni ed inottemperanze di cui lo stesso si era reso responsabile. In particolare, lo stesso aveva arbitrariamente interrotto la frequentazione del SER.T., era risultato positivo ai cannabinoidi, era stato sorpreso all’esterno del’abitazione, nottetempo;

2)    arresto di OSTUNI Giuseppe, pregiudicato, classe 1969, il quale dovrà espiare la PENA DI ANNI UNO E MESI QUATTRO DI RECLUSIONE  (difeso dall’Avvocato d’Ufficio Alessandro LAGHEZZA):

al culmine di numerosi appostamenti, i poliziotti della “Volante”, intorno alle ore 20,30 del 21 u.s., riuscivano a bloccare OSTUNI Giuseppe allorchè lo stesso era intento a dialogare con altri soggetti di Ostuni in questo Corso Cavour, nei presi del monumento ai Caduti. Le indagini erano state avviate nel’ambito delle consuete misure preventive e di controllo del territorio, promosse e disposte dal sottoscritto, al fine di scongiurare problematiche in zone ritenute a rischio per effetto di frequentazioni di gente di malaffare. La presenza di OSTUNI Giuseppe, volto nuovo in questo contesto cittadino (è monopolese), era già stata notata dai poliziotti anche in qualche precedente circostanza; dagli accertamenti che erano stati avviati già all’indomani della sua accertata presenza, era emerso che a suo carico era stato emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di BrindisI- Ufficio Esecuzioni Penali, ORDINE DI ESECUZIONE PER LA CARCERAZIONE CON CONTESTUALE DECRETO DI SOSPENSIONE, dovendo lo stesso espiare la PENA DI ANNI 1 E MESI 4 DI RECLUSIONE (28.10.2013, a firma del Procuratore della Repubblica aggiunto, Dott. Nicolangelo GHIZZARDI), perché ritenuto responsabile  di  “STALKING” (art. 612/bis c.p., commi 1, 2), per episodi verificatisi in Ceglie Messapica (BR). LA sentenza era stata emessa  dalla Sezione Distaccata del Tribunale di Brindisi in Francavilla Fontana, divenuta definitiva il giorno 08.10.2013. Dai successivi accertamenti, era emerso che il citato ufficio della Procura della Repubblica del Tribunale di BrindisI- Ufficio Esecuzioni Penali, in data 13.01.2014, aveva revocato il DECRETO DI SOSPENSIONE DEL SUDDETTO ORDINE DI ESECUZIONE, ripristinando, a tutti gli effetti, il provvedimento rispettivo.

Al termine delle formalità, gli arrestati sono stati associati al carcere di Brindisi.

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