di Silvia Di Dio
La notizia, oltre che buona, apre spiragli interessanti: San Vito dei Normanni avrà un nuovo Centro polifunzionale di accoglienza ed informazione turistica per l’Alto Salento da avviare nell’Ex stabilimento enologico “Dentice di Frasso” ancora inutilizzato. Un’opportunità ottenuta dall’amministrazione comunale che ha intercettato un finanziamento comunitario attraverso il Gruppo di Azione Locale (GAL) Alto Salento.
Ad esprimersi sulle potenzialità del nuovo progetto, è stato Roberto Covolo, project manager responsabile del progetto di trasformazione dell’ExFadda di San Vito, officina di idee in cui hanno preso vita una moltitudine di attività laboratoriali culturali e sociali, esito di tanto lavoro e della felice riuscita del programma regionale per le politiche giovanili “Bollenti Spiriti”. Il suo auspicio oggi è di instaurare un dialogo proficuo ed una collaborazione con l’amministrazione al fine di ispirare il futuro Centro GAL al concetto di turismo esperienziale, rendendolo veicolo di formazione apprendimento e lavoro.
Una richiesta di sinergia per concretizzare una progettualità interessante, la sua. “Suggeriamo che la programmazione sia orientata a principi di partecipazione della comunità locale, compatibilità con le attività esistenti all’interno di ExFadda – precisa – attenzione all’utilizzo di materiali eco-compatibili, accessibilità e sostenibilità gestionale”.
E sulle opportunità di impiego che l’ufficio GAL potrà offrire, “crediamo nella trasparenza e nel merito e siamo convinti che ad essere selezionata sarà la migliore competenza del territorio” – dice.
Apprezzamento di un bel risultato sì, ma con il desiderio che venga considerata anche l’esperienza significativa dell’Officina del Sapere, come è anche nota la fucina di attività dell’ExFadda: “Diamo la nostra disponibilità ad affiancare e supportare gratuitamente la fase di progettazione degli interventi per individuare le migliori soluzioni di recupero, per un’adeguata gestione dell’immobile e per le finalità previste dal progetto”.
Del resto in terra di Puglia pullulano esempi poco felici sul tema degli immobili restaurati, a cui non è seguita alcuna gestione degli interventi. “Anche il passato dello stabilimento Dentice di Frasso ha una storia simile – aggiunge il coordinatore ExFadda – accanto agli spazi che facciamo vivere quotidianamente con decine di attività, sorge un enorme teatro mai completato, realizzato con grande sperpero di materiali, abbandonato da anni, a lungo vandalizzato e lasciato al degrado”.
Conclude annunciando l’organizzazione di un’assemblea pubblica che coinvolga il Comune di San Vito dei Normanni, la Regione Puglia e tutte le realtà e i cittadini che credono nel progetto ExFadda, “per fare insieme il punto della situazione, e rilanciare. Lo dobbiamo ai tanti cittadini (sanvitesi e non solo) che, in questi anni, hanno trovato un’opportunità dentro questa avventura, hanno investito cuore e risorse, credono nel sogno di far vivere la vecchia fabbrica per continuare ad alimentare i propri sogni”.
Lascia un commento