Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa della Cestistica Ostuni, squadra di basket, (che peraltro da domani è impegnata nella prima partita per la promozione in DNC), in risposta ad alcune considerazioni fatte dal candidato sindaco Gianfranco Coppola. Il generale, in un confronto televisivo con l’altro candidato sindaco, aveva affermato che abbasserà la tassa sui rifiuti (in mano alla ditta “GialPlast”), eliminando così lo sponsor alla squadra di basket. Sponsor che faceva parte però dell’Assi Basket, società scomparsa dal panorama cestistico. Inoltre Coppola critica anche le condizioni “fatiscenti” del palazzetto, condizione che la società della Cestistica non accetta, in quanto il palazzetto versa, dal punto di vista logistico, in ottime condizioni:
Abbiamo seguito con interesse, nel pomeriggio di venerdì, il confronto televisivo tra i due aspiranti sindaci della Città Bianca, il Generale Gianfranco Coppola e l’avvocato Nicola Santoro. Ma dopo le dichiarazioni del candidato Coppola, ci vediamo costretti a replicare alle sue imprecisioni per evitare equivoci e per chiarire una volta per tutte quelli che negli ultimi mesi sono stati i luoghi comuni più diffusi sul nostro conto.
Quando il Generale Coppola promette di abbassare la tassa sui rifiuti agli ostunesi eliminando le sponsorizzazioni alla squadra di basket, dimentica infatti (consapevolmente o meno) un particolare fondamentale: e cioè che la Gialplast, titolare dell’appalto sullo smaltimento rifiuti nella nostra città, non figura assolutamente tra gli sponsor della Cestistica (sebbene un suo eventuale contributo non sarebbe comunque un’eresia, perché trattasi di società privata). La Gialplast sponsorizzava sì la pallacanestro ostunese nella scorsa stagione, ma a beneficiare di quella sponsorizzazione è stata la poi scomparsa Assi Basket Ostuni, e non certo la Cestistica, che nei suoi due anni di vita non ha mai finora ricevuto nemmeno un euro di finanziamento da detta società.
Suddetta dichiarazione segue altre poco felici uscite del candidato di centrodestra, che poche settimane fa affermava di voler revocare la gestione delle strutture sportive dalle mani delle società (riferendosi in particolare al campo sportivo e al PalaGentile), per via delle condizioni “fatiscenti” delle stesse. Condizioni “fatiscenti” lontane dalla realtà, dato che il PalaGentile versa in condizioni ottime, per non dire esemplari, proprio grazie alla gestione oculata, da parte della Cestistica, delle risorse che il Comune eroga (e invitiamo entrambi i candidati sindaci a far visita al nostro palazzetto per verificare la veridicità delle nostre affermazioni).
Quanto alla presenza, nel roster della squadra e nell’organizzazione societaria, del fondatore della Cestistica Giuseppe Tanzarella, presenza che tanto preoccupa il candidato Coppola, ci teniamo a ribadire un concetto. In un periodo difficilissimo per via della crisi, in cui reperire fondi e risorse dalle sponsorizzazioni, per una società sportiva, non è certo la più facile delle imprese, i sacrifici economici da parte di Giuseppe, cestista sin dalla sua più tenera età e appassionato di basket da sempre, sono stati in questa stagione a dir poco fondamentali.
Stanchi di essere tirati in ballo da Coppola e dai suoi candidati in un campo, la politica, a cui siamo estranei, dato che ci occupiamo soltanto di pallacanestro, gradiremmo dunque essere lasciati fuori dalla campagna elettorale, soprattutto in questi giorni (per noi storici) in cui ci giocheremo l’accesso alla Serie C. Ci auguriamo poi che chiunque vinca il confronto nelle urne tenga bene in mente che la Cestistica, tra progetto scuola, minibasket e settore giovanile, può contare su un gruppo di quasi 200 ragazzi (senza dimenticare il progetto “Immaginiamo insieme” che coinvolge tanti giovani con la sindrome di Down). Un buon amministratore non può ignorare e dovrebbe anzi agevolare il lavoro di società come la Cestistica, la cui unica preoccupazione dovrebbe essere occuparsi di bambini e ragazzi, e non certo quella di rispondere ad eventuali “vendette” nei confronti dei suoi fondatori.
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