MARTINA FRANCA – E’ terminata da poche ore la seconda edizione della Festa dello Sport a Martina Franca, nell’aria si respira ancora, soprattutto sui social, l’entusiasmo che ha accompagnato questa lunga giornata. Gli scongiuri contro la pioggia dell’assessore Coletta hanno funzionato per metà, il giusto per far partire la macchina organizzativa dalle prime luci del giorno.
Tanti i commenti sui social a favore della bella iniziativa, nonostante alcune critiche, poche in verità, legate alla realizzazione di un circuito cittadino per le auto. Lo sport è il comun denominatore, dal memorial Leonardo Aprile, all’esibizione delle campionesse olimpiche di ginnastica ritmica, fino al volo degli aquiloni.
A dare il via ci ha pensato l’assessore Coletta in Piazza XX Settembre, con il raduno dei podisti per il “4° Memorial Leonardo Aprile” organizzato dall’Avis Martina Franca.
E poi calcio, taekwondo, arti marziali, basket, pallavolo, ciclismo, pattinaggio, tennis e tennis da tavolo, scacchi e bridge, ginnastica, ballo, sport acquatici, spinning e walking.
Il Clou della giornata è stata l’esibizione delle campionesse olimpiche della ginnastica ritmica dell’Areonautica Militare Italiana: Elisa Santoni, Marinella Falca, Elisa Bianchi, Anzhelika Savrayuk.
Tutti uniti, insomma, attorno all’iniziativa fortemente voluta l’anno scorso dall’Amministrazione, nonostante le ristrettezze economiche. La festa di chi ha praticato sport, inseguendo un sogno, di chi lo pratica per passione, di chi vorrebbe ma non può e di chi può ma non vuole e di chi preferisce tifare piuttosto che sudare.

Parafrasando Ermanno Eandi, che si chiedeva quale fosse il colore di un gol, di un abbraccio e di una passione, ci permettiamo di dire che lo sport ha il colore della passione. In tutte le sue forme lo sport crea emozioni, come la vittoria di uno scudetto, di un gran premio, di una meta all’ultimo minuto, anche se viste in tv o allo stadio. La tecnica armoniosa di un ginnasta, un canestro da tre punti o una promozione sono poesia trionfante all’unisono con la passione.
Ma la passione non è solo di chi trionfa, le luci della vittoria sono temporanee, si accendono e si spengono in pochi istanti. Quello che conta sta dietro, nella preparazione, non solo di chi vince, ed è qui che si nasconde la vera magia dello sport, la passione.
Dovrebbe essere sempre così, nella quotidianità… come nello sport. Ma che colore ha la quotidianità?
(Foto: Assessore Coletta)
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