Si potrebbe verificare un vero e proprio terremoto all’interno del centro-sinistra. Stando ad alcune fonti, in un incontro con Santoro, gli otto consiglieri comunali delle liste “Tanzarella per Ostuni”, “Ostuni che Lavora” e “Partito Socialista”, compreso anche Emilia Francioso, hanno creato un “gruppo unico”. Quindi anche la figlia dell’ex vice-sindaco farà parte di questo gruppo, nonostante alcune vicissitudini che si erano verificate con Nicola Santoro e Domenico Tanzarella qualche giorno prima del ballottagio.
E il Partito Democratico?
Questo “gruppo unico” è entrato in netta contrapposizione con il Partito Democratico, perché Santoro pare che abbia avuto la conferma, in una riunione del partito in cui fu invitato il candidato sindaco del centro-sinistra, che buona parte del PD non abbia votato alla candidatura del ex difensore civico di Ostuni. Anzi il partito più suffragato durante le elezioni potrebbe essere in trattativa con l’attuale sindaco Gianfranco Coppola e si può prospettare un governo di larghe intese che permetterebbe al generale di governare per i prossimi cinque anni.
La mossa di Santoro di nominare Angelo Melpignano come vice-sindaco, prima del ballottaggio è stata un’operazione di salvataggio, una sorta di “last minute”, per non essere mollato su due piedi. Si potrebbe prospettare, però, anche una spaccatura all’interno del Partito Democratico, una lotta interna, in cui molti consiglieri uscenti, considerati dei “santoriani”, si potrebbero trovare in una botte di ferro.
A questo punto si potrebbero avere dei colpi di scena anche nella giunta, con due assessorati che potrebbero essere affidati anche ad esponenti del PD, tra cui anche Angelo Melpignano, il più suffragato tra i candidati consiglieri. Intanto, sempre per quanto riguarda la giunta, i nomi più accreditati a cui verranno affidati gli assessorati, pare che siano Guglielmo Cavallo, Margherita Penta, Giuseppe Corona, Claudio Peciccia e Antonio Molentino. Scartata invece l’ipotesi di affidare l’assessorato a Pierangelo Buongiorno, che poteva ricoprire la carica di assessore alla cultura, ma incompatibile con la sua carriera di professore di diritto presso l’Università di Lecce. Quindi Coppola, avendo l’appoggio del PD, potrebbe avere la possibilità di governare in questi cinque anni.
Ma anche in politica una cosa è certa: mai dire mai.
Lascia un commento