Niente da fare. Il nuovo presidente del consiglio comunale non è stato eletto. Dopo il rinvio di ieri in seconda convocazione, questa mattina la votazione da parte dei consiglieri comunali non ha dato il risultato sperato.
Il consiglio comunale è iniziato con il capogruppo del PD che ha espresso la fiducia al consigliere Angelo Melpignano per evitare il rischio di un commissariamento. Secca la risposta del consigliere ed ex candidato sindaco Nicola Santoro contro il PD, accusando i democratici di non voler aprire un dialogo con i socialisti e dichiara di non voler votare Angelo Melpignano. Nel frattempo l’altra candidata alla presidenza del Consiglio Comunale, Emilia Francioso, capogruppo del Movimento 17 Marzo dichiara di astenersi al voto, consegnando quindi la sua scheda in bianco.
E tra le file del centro-destra, come aveva richiesto Nicola Santoro durante il suo intervento? Qual è, sempre secondo l’ex difensore civico ostunese, il loro candidato?
Il consigliere Ernesto Camassa del Movimento Noi Ora, afferma che secondo alcuni la campagna elettorale non è finita e apre al voto per Angelo Melpignano. Lo stesso vale anche per Elio Spennati, del Movimento Schittulli. Prima della votazione prende la parola il sindaco Gianfranco Coppola, che ha ribadisce ancora una volta l’ accordo su alcuni punti programmatici tra la sua amministrazione e il PD e non esiste alcun “inciucio”, come aveva definito durante l’intervento del suo ex avversario alle ultime amministrative.
Dopo i “botta e risposta” tra il centro-destra e il centro-sinistra, si è passati alla votazione, che ha sancito un nulla di fatto. L’esito della votazione ha espresso 12 voti per Angelo Melpignano, 11 schede bianche e 1 nulla. Melpignano non trova la maggioranza dei voti e quindi la votazione viene rinviata nel prossimo consiglio a data da destinarsi, dato che al termine della votazione il consigliere Giovanni Fedele ha chiesto la sospensione dei lavori e quindi il rinvio della discussione di altri punti all’ordine del giorno tra cui la chiusura del reparto di Ginecologia e Ostetricia, che tanto si era parlato negli ultimi mesi, dal giorno della sua chiusura (al momento provvisoria)
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