Ass. 5 Stelle San Vito su compostaggio: ‘L’impianto non s’ha da fare né ora né mai’

Si riporta comunicato stampa dell’Associazione 5 Stelle di San Vito dei Normanni sul contrastato impianto di compostaggio:

“Nonostante la Regione Puglia abbia da tempo attivato la procedura di realizzazione di impianti di compostaggio in provincia di Brindisi, è da qualche mese di dominio pubblico che il Comune di Carovigno abbia dato la propria disponibilità alla realizzazione di un impianto di compostaggio di tipo industriale per lo smaltimento dei rifiuti urbani, da realizzare alle porte di San Vito dei Normanni anche se in territorio carovignese. Prima Contrada Deserto, poi Pizzo Falcone, infine, ma forse non ultima, Argentieri-Gabelotti. L’univoca risposta dei cittadini sanvitesi a coloro che sostengono e portano avanti il progetto è che un megaimpianto di compostaggio alle porte di San Vito dei Normanni “non s’ha da fare, né domani, né mai”!

Noi cittadini attivi dell’Associazione San Vito dei Normanni 5 Stelle non lo vogliamo nemmeno in qualsiasi altra parte del territorio! Il nostro non è un capriccio di mera tutela del proprio “giardino” ma qualcosa di più ampio che riguarda il sogno di una sostenibilità globale. Se realmente vogliamo risolvere il problema dello smaltimento rifiuti, abbiamo la necessità di compiere un primo passo verso un cammino virtuoso per giungere ad un progetto di rifiuti zero che alcune città italiane già adottano. Condividiamo la pratica del compostaggio ma siamo dell’idea che debba essere strutturata a livello domestico o di comunità, non su scala industriale attraverso impianti che aumenterebbero i rischi per la salute pubblica, per i lavoratori e avrebbero un impatto ambientale che compromette la vocazione agrituristica dei territori.

A causa degli alti costi realizzativi e gestionali, per rendere attivo il proprio business, un impianto di compostaggio potrebbe avere la necessità di associare altre attività rischiose (come la produzione di biogas).

Per dare un’idea dei costi si consideri che per costruire un impianto in grado di trattare 25.000 t/anno di rifiuti che servono un’utenza di 400.000 abitanti, il costo è di 3-4 milioni di euro (circa 130-140 € per tonnellata trattabile). Un simile impianto richiede un tempo di costruzione e collaudo di 1 anno e garantisce una vita media di 15 anni.

Noi vogliamo informare e proporre alternative. Ci impegneremo a vigilare affinché nessun’altra attività inquinante e impattante per l’ambiente sia permessa nel nostro territorio. Ribadiamo l’importanza di indirizzarsi verso un ciclo di rifiuti virtuoso, agendo “alla fonte” sulla riduzione drastica del rifiuto da discarica, attraverso una stretta collaborazione tra cittadini ed istituzioni; occorre pertanto premiare la virtuosità dei cittadini più attenti con la diminuzione significativa delle tariffe.

La spazzatura è una grande risorsa nel posto sbagliato a cui manca l’immaginazione di qualcuno perché venga riciclata a beneficio di tutti.”
Mark Victor Hansen”

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