Comitato di Serranova: si va avanti con il NO all’impianto di compostaggio

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Una battaglia di civiltà: così i rappresentanti del Comitato di Serranova, uniti contro l’edificazione del discusso impianto di compostaggio a Carovigno, definiscono la loro azione di protesta. Che non conosce ripensamenti, né battute d’arresto. E’ risoluta, anzi, ad affermare il diritto alla salute e a non vessare ulteriormente zone già martoriate dal punto di vista ambientale.

Si è riunito di nuovo nel pomeriggio di ieri, 24 settembre, il Comitato di cittadini per i quali la costruzione dell’impianto rappresenta un’autentica violazione dei propri diritti. Luogo dell’appuntamento: la zona di Pizzofalcone, individuata in un primo momento come idonea ad ospitare l’impianto. Poi la scelta è ricaduta su una contrada distante poche centinaia di metri, verso le discariche di Autigno e Formica, amplificando il coro di voci fermamente contrarie. Per i tanti cittadini del Comitato, l’edificazione in una fascia di territorio a pochi chilometri dal centro abitato di San Vito è infatti un vero sopruso. Ed è stata resa più volte nota la serie di criticità che renderebbero assurdo costruire lì dove si è pensato.

L’incontro di ieri è servito, in definitiva, a pianificare le modalità di protesta prossime. Si è deciso quindi di organizzare per il 18 ottobre una grande manifestazione di dissenso, con un corteo che interessi il nuovo sito scelto dal Comune di Carovigno in contrada Computista e le vicine discariche di Autigno e Formica, di cui si chiede la immediata bonifica.

Dobbiamo continuare la nostra opera di aggregazione. Venerdì, per esempio, ci hanno chiesto di essere presenti ad un incontro di associazioni carovignesi per alimentare questo percorso di partecipazione già ben avviato”: queste le parole di Roberto Aprile in dialogo con gli altri rappresentanti del Comitato.

Altro passo che si è deciso compiere: far sentire la propria voce davanti alla sede della Regione Puglia a cui, dopo la non unanimità dell’assemblea OGA (Organo di Gestione d’Ambito), è stata passata la questione. Sarà infatti la Regione a decretare le sorti finali dell’impianto, ed è proprio quando l’Ente si riunirà per decidere che il Comitato vorrà far sentire la propria presenza.

La manifestazione presso la Regione Puglia è per chiedere la istallazione degli impianti di compostaggio nelle zone industriali ed artigianali, zone deputate a tale scopo, e la bonifica delle discariche di Formica, Autigno, Mascava,  che nulla hanno da invidiare alla ‘Terra dei fuochi’ Campana”, si legge nel comunicato stampa del Comitato.

Durante l’incontro, il discorso si è infatti soffermato sulla problematicità delle due discariche a pochi chilometri da San Vito. Grande ansia si concentra sulla riapertura della stessa Formica, dove presto arriveranno tonnellate di rifiuti giornalieri dalla discarica barese di Trani, in aggiunta a quelli che giungono già da Conversano (Ba) ad Autigno. Un’emergenza ambientale a tutti gli effetti che crea forte agitazione. “La nostra salute non vale come quella di tutti gli altri? – dice qualcuno tra i cittadini – Perché smaltire tutto qui, come se qui fossimo immuni dalle malattie che invece ci colpiscono in grande percentuale? Questa parte della provincia di Brindisi sta diventando l’immondezzaio della Puglia”.

Parole forti, timore autentico. Quella del Comitato è una protesta radicale che ha tutte le intenzioni di procedere. Non a caso è in previsione, qualora gli eventi relativi al compostaggio lo richiedessero, anche un eventuale ricorso al Tar.

 

 

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