Martedì 27 gennaio 2014 alcuni alunni della scuola secondaria di I grado – Plesso “G. Battaglini” dell’I.C. “A. R. Chiarelli”, che hanno inviato i propri elaborati per la I Edizione del Premio Letterario Elisa Springer “A-24020, un Numero, una Storia”, accompagnati dalle docenti prof.sse Anna Rita Semeraro e Maria Pia Pugliese e da alcuni genitori, hanno partecipato a Manduria, presso l’auditorium del Liceo Scientifico “G. Galilei”, alla Commemorazione Ufficiale di Elisa Springer e alla Premiazione dei migliori racconti pervenuti. Presso tale sede, alla presenza del Sindaco dott. Massafra, del Vicesindaco dott. De Donno e dell’Assessore alla Cultura dott. Lariccia, ha avuto luogo il convegno di studi dal titolo “Dove va la Memoria”. Illustri relatori sono stati Don Luigi Ciotti, fondatore del “Gruppo Abele” e di “Libera – associazioni, Nomi e Numeri contro le Mafie”, Antonella Pagano, psicologa e scrittrice, e Francesca Lopane, Presidente della Fondazione Springer.
Assolutamente toccante l’intervento di Don Ciotti, grande amico di Elisa Springer, che ha ricordato agli studenti presenti l’atroce esperienza della scrittrice nei lager (“Nessuno dimentichi quel cerotto con cui per tanti anni Elisa, con pudore e dolore, aveva nascosto a tutti le umiliazioni subite”), la sua forza e il suo coraggio quando a 77 anni è ritornata ad Auschwitz (“E’ stata la rivincita della sua vita sulle miserie della morte”) e l’indefessa attività di divulgazione nelle scuole italiane (“Il cambiamento comincia da noi, assumendoci la nostra parte di responsabilità”). Egli ha rivolto un accorato appello ai giovani circa l’uguaglianza di tutti come cittadini e la diversità di tutti come persone, in quanto proprio la diversità rappresenta il sale della vita, la forza vitale della società. Fare memoria, quindi, significa creare i presupposti per la giustizia, per costruire percorsi di legalità, perché la speranza si nutre della volontà dei cittadini di rispettare ed applicare i principi democratici espressi dalla Costituzione Italiana (“Abbiamo bisogno di pace e la pace ha bisogno del contributo di ciascuno di noi, è la cultura che dà la sveglia alla coscienza”). Dando poi lettura delle relative motivazioni, il Sindaco Dott. Massafra e la Presidente Lopane hanno assegnato, per la sezione Scuola Secondaria di I grado, le targhe e i buoni per l’acquisto di libri a tre alunni dell’I.C. “A.R. Chiarelli”:
1° PREMIO: MARCO DELL’ACQUA_ classe 2^C titolo dell’elaborato “Elisa ed io”. Una penna, quella di Marco, molto curiosa ed attenta. Per la buona conoscenza della storia di Elisa e dei lager ha scritto un racconto piacevole e scorrevole, con colpi di scena colmi di sentimento e di amore filiale. Tanta sensibilità verso i luoghi che appartenevano alla vita di Elisa. Il protagonista, affinchè tutto avesse un senso, si è preoccupato di trasmettere la sua memoria a suo figlio. Il bisogno di trasmettere alle nuove generazioni è l’intento principale di tutti noi, depositare insieme quello che si sa, affinchè quello che accadde allora non possa più perpetuarsi.
2° PREMIO: MARTIN SEMERARO _classe 2^C titolo dell’elaborato “Nella neve come Elisa”. Conoscenza dei fatti appropriata. A-24020 appena tatuato toglie all’individuo l’umanità, diventa niente. Ha centrato l’obiettivo. Buona descrizione dei fatti che accadono intorno e dentro di sé. Tante emozioni. Fiocchi di neve come gocce di sangue, l’albero del mandorlo in fiore simbolo di rinascita, giochi gioiosi dei bambini… Immagine liberatoria di speranza.
3° PREMIO: RICCARDO SEMERARO_classe 2^C titolo dell’elaborato “La storia di Elisa, la mia storia”. Buona conoscenza della storia di Elisa e dei luoghi che appartenevano alla sua vita. Storia basata su un sogno, che sceglie Manduria come città dove rinascere e vivere. Pennellate di paesaggi poetici, per esempio “… Come in un vigneto baciato dal sole in una giornata d’estate”. L’inserimento, poi, della biblioteca antica e misteriosa un colpo geniale, segno che l’uscita didattica è valsa a fissare elementi nuovi nella storia. Buona conoscenza delle parole comandate da Elisa, come “La vita è un dono”.
La mafia teme più la cultura che la giustizia.
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