Uomo carbonizzato in auto: suicidio o omicidio?

Non sono ancora chiari i fatti riguardanti la morte di Luciano Urso, ritrovato carbonizzato nella tarda serata del 16 giugno nella Fiat Punto in una zona di campagna, a pochi chilometri dalla zona balneare Rosa Marina di Ostuni.

Gli esami effettuati dal medico legale Antonio Carusi, su disposizione del pm Daniela Chimenti, hanno sciolto le perplessità circa l’identità del 60enne, ma resta il mistero della morte: suicidio o omicidio? Per gli investigatori l’ipotesi più accreditata è quella del suicidio, anche perché nei giorni precedenti alla sua morte, era scomparso. Tant’è da indurre i suoi familiari a lanciare l’allarme, anche attraverso i social network, descrivendo le caratteristiche somatiche dell’uomo. Ma i tanti appelli non sono bastati.

Altro elemento che gli investigatori vorranno chiarire è quello della Fiat Punto, ovvero se l’auto era intestata allo stesso Urso oppure no; infine bisognerà attendere gli esami di carbossiemoglobina, altro nodo da sciogliere per avere nel dettaglio tutti gli elementi necessari per la conclusione del caso, per verificare se il corpo di Luciano Urso era vivo mentre l’auto andava in fiamme.

Luciano Urso era ritornato da poco nella sua Ostuni, dopo un lungo periodo trascorso in Germania per motivi di lavoro. Ma era scomparso per motivi purtroppo sconosciuti, che neanche i Carabinieri della Stazione di Fasano, occupandosi della vicenda, sono riusciti a captare.

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