Il pm aveva chiesto otto anni di reclusione per Giorgio Sorato, accusato di estorsione ai danni di un uomo di Ostuni che aveva visto il proprio trullo occupato abusivamente da Sorato, dal fratello di lui, Gianni, tre anni più grande, uguali come due gocce d’acqua, e la compagna di quest’ultimo.
Quando l’uomo è giunto nel trullo in contrada San Giovanni, e ha scoperto l’intrusione, ha provato a cacciarli via ma uno dei due gli ha puntato la pistola alla testa intimandogli non solo di non rompere, ma anche di lasciarli l’auto e il furgone. Uno dei due, appunto. Come racconta la Gazzetta del Mezzogiorno, l’uomo sarebbe andato a fare la denuncia presso il Commissariato di Ostuni, ma durante il primo processo si accorge che forse non è stato Gianni a puntargli la pistola, ma il fratello Giorgio. Quindi un nuovo processo ma ancora una volta i giudici non riescono a stabilire se è stato Giorgio a compiere il misfatto, oltre ogni ragionevole dubbio. I fatti si sono svolti nel 2010.
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