Novità sul fronte del caso Marianna Brigida, l’anziana uccisa nel centro storico di Martina Franca nella notte tra il 6 e il 7 maggio 2013. La 92enne era stata soffocata nel letto della sua abitazione dopo una incursione avvenuta per rapina. Il Quotidiano riporta infatti la notizia della scarcerazione di Pierpaolo Calella e dell’ottenimento degli arresti domiciliari, decisi dalla Corte d’assise di Taranto su istanza presentata dagli avvocati Pesare e Russo. Una decisione che arriva un mese dopo la condanna a 23 anni per Nico D’Aversa, a 21 anni per Giuseppe Montanaro e a 20 anni per Andrea Luprano a 20 anni.
Sempre per concorso nell’omicidio erano stati poi condannati a 16 anni ciascuno Mattia Cantone e Pierpaolo Calella, sulla base di interrogatori-fiume che avevano permesso agli agenti del Commissariato di polizia di Martina Franca di trovare conferme sui sospetti nutriti a carico di D’Aversa, Montanaro e Luprano, che – secondo l’accusa – stavano per tentare un nuovo reato ai danni di un anziano abitante nell’agro martinese. Da qui l’accelerazione nelle operazioni e gli arresti.
I domiciliari per Cardone arrivano dopo la decisione del tribunale del Riesame di concedere lo stesso trattamento per un altro membro della banda, Mattia Cardone.
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