Capita sempre che nei diversi concorsi indetti, la commissione esaminatrice si raccomanda di spegnere qualsiasi dispositivo tecnologico pur di non copiare o di non interferire durante le prove per non essere espulsi automaticamente dalla prova stessa.
Ma a Ostuni è successo davvero, durante le prove orali per essere assunti come agenti di Polizia Urbana, concorso indetto dal Comune di Ostuni, dove la prima prova si era svolta già nel luglio scorso presso il PalaGentile. Il fatto è avvenuto lunedì scorso presso la Biblioteca Comunale (luogo in cui si stava svolgendo la prova orale), dove un 27enne registrava con il proprio cellulare, lasciato in una giacca, la prova orale di un concorrente. Ma a intrappolare il ragazzo è stata una telefonata anonima agli agenti del Commissariato di Polizia, che affermava la presenza di un registratore acceso durante la prova orale. Gli agenti sono prontamente intervenuti nell’aula della Biblioteca Comunale e hanno iniziato le perquisizioni delle giacche, dove in una di queste si trovava il cellulare con il registratore attivato; ritrovato subito il proprietario del dispositivo, il giovane, su disposizione del PM di turno, Raffaele Casto, è stato denunciato e sequestrato il telefono, su di cui sono state inviate le indagini.
Per il giovane non solo la denuncia, ma anche l’espulsione dalla prova: e addio sogni di gloria, sogni che molti ragazzi disoccupati aspettano da tanto tempo pur di essere assunti per un posto di lavoro tramite concorsi pubblici!
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