Baratto amministrativo, avviato l’iter per l’approvazione del regolamento

La giunta comunale, su proposta dell’Assessore alle Finanze Antonello Solito e dell’Assessore all’Ambiente Gaetano Nacci, ha approvato una delibera con la quale ha fornito indirizzi e direttive agli uffici comunali competenti circa la predisposizione di tutti gli atti propedeutici all’approvazione del “Regolamento sul baratto amministrativo”, da sottoporre all’attenzione del Consiglio Comunale per l’adozione ed approvazione.

La Legge 11 novembre 2014, n. 164, riconosce ai comuni la possibilità di “definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Attraverso tale disposizione si introduce una procedura snella e non onerosa, denominata “baratto amministrativo”, in base alla quale i cittadini possono essere autorizzati a realizzare specifiche attività qualificate come “di pubblico interesse” in cambio di agevolazioni tributarie, sotto forma di esoneri o riduzioni, per un periodo limitato e definito e per specifici tributi di competenza comunale.

“In questo periodo di crisi economica” spiegano gli assessori proponenti “è sempre maggiore la difficoltà per i comuni di far fronte alle innumerevole esigenze legate al territorio e alla domanda di servizi (pulizia e decoro del territorio, manutenzioni del patrimonio e del verde, ecc.), stante anche il drastico e perdurante taglio di risorse provenienti dallo Stato. Contestualmente è in costante aumento il numero di cittadini che, loro malgrado, anche a causa della perdita del lavoro, non sono più in grado di pagare le tasse locali (IMU, TARI, TASI). Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L’esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni, in ragione dell’esercizio sussidiario dell’attività posta in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute”.

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