Domenica scorsa l’Azienda Agricola Bufano, nota per lo spumante rosato da uve primitivo Sìrose, in collaborazione con Sistema Museo e altri partners del territorio ha organizzato la vendemmia dei terrazzamenti che circondando Locorotondo. A partire dalle ore 16.00 circa sino al tramonto, è stato possibile partecipare e assistere alla vendemmia manuale sul vigneto ubicato sulle Terrazze di Via Nardelli accompagnati da tecnici e professionisti del settore, che hanno regalato ai partecipanti tutte le nozioni relative a questo sapiente e importante lavoro. Insomma è stata una esperienza unica che ha richiamato la tradizione vitivinicola e storica del territorio della Valle d’Itria.
Il 17 giugno dello scorso anno, chi scrive intervistò l’allora assessore alle politiche agricole di Locorotondo, Angelo Palmisano, che dichiarò: “Il progetto dell’impianto di un vigneto sulle scarpate di via Nardelli è partito due anni fa con la nostra amministrazione , consiste proprio nell’impianto di un vigneto lungo tutte le scarpate. In pratica – continua Palmisano – abbiamo dato in concessione il suolo, di proprietà comunale, ad un privato. Come assessore alla politiche agricole ho acconsentito immediatamente, pubblicando un bando pubblico che è stato vinto dalla ditta Bufano. Questa, prendendo in gestione le scarpate per 20 anni, le ha pulite, le ha valorizzate, ed ha già piantato le prime piante, tant’è che sono visibili già i primi germogli. Inoltre, da qualche mese a questa parte, la stessa ditta sta fissando i paletti in legno, sotto parere della sovraintendenza che si è espressa positivamente sia sull’operato sia sulla scelta dei due vitigni impiantati il Minutolo e la Verdeca».
L’obiettivo, sempre secondo quello che ci riportò l’assessore, «è quello di dare alla nostra città e ai turisti che fotografano il nostro paese una cartolina capace di promuovere non solo l’agricoltura, ma anche l’immagine del nostro paesaggio rurale. Ma non solo questo visto che vogliamo ridare a Locorotondo il posto che merita nelle eccellenze mondiali. In altre parole, ricostruire quell’immagine che, tempo fa grazie alla cantina sociale, si aveva di Locorotondo: la città del vino bianco DOC».
Città del vino bianco quindi, quello che non ci torna è proprio il colore di quei grappoli vendemmiati domenica scorsa, tutti di colore nero, vitigno Primitivo, e che con il Minutolo e la Verdeca non c’entrano proprio nulla. In realtà, sappiamo per certo che sulle scarpate di via Nardelli sono impiantati due vitigni il Primitivo e il Minutolo che molto probabilmente sarà vendemmiato nei prossimi giorni.
Eppure già nel 2012 in quel convegno nel quale si discusse animatamente sul futuro delle scarpate di via Nardelli, a Villa Mitolo, ancora una volta l’assessore all’agricoltura, Angelo Palmisano illustrò l’idea di rendere le scarpate una vetrina per Locorotondo e per l’intero territorio della Valle d’Itria. La via da seguire era segnata: sarebbe bastato il reimpianto dei vigneti di uva bianca espressione tipica del glorioso passato locorotondese.
Sempre in quell’occasione si annunciò l’affidamento delle scarpate a Domenico Bufano, per vent’anni, al costo di 1000 euro l’anno. Le spese per la ristrutturazione e il reimpianto di vigneti sarebbero state a carico di Bufano. I vigneti sulle scarpate non sarebbero state solo una cartolina, ma un punto di partenza per il reimpianto di ulteriori vigneti a Locorotondo e in Valle d’Itria, sperando di tornare alla situazione di trenta anni addietro, quando gli ettari di terreno adibiti a vigneti erano cinque volte gli attuali.
L’idea di Bufano, infatti, era quella di reimpiantare vigneti in Valle d’Itria per 20 ettari, attingendo ai fondi comunitari partendo proprio dalle scarpate, il cui suolo coltivabile corrisponde a circa 1 ettaro.
I terrazzamenti che circondano Locorotondo restano ancora oggi uno degli scorci più belli della Valle d’Itria e caratterizzano in maniera indissolubile il legame che c’è tra Locorotondo e il vino nonostante il fallimento della cantina Sociale. Locorotondo come recita il cartello posizionato all’ingresso della città viene etichettata “città del vino Bianco doc”, ma a noi l’“affaire vino bianco Doc” a Locorotondo non sembra affatto risolto.
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