Continuano le polemiche sul mancato passaggio televisivo in rai del Giro d’Italia da Locorotondo. In questi giorni infatti, la discussione ha tenuto banco sia in città e sia sui maggior social, tra chi, dopo l’affronto dell’oscuramento della Valle d’Itria, ha addirittura minacciato di non pagare mai più il canone e chi invece, crede in una promozione del territorio meno “analogica” e più digitale a botta di “Like” e di “hashta”g. Dalla vicina Martina dopo le mille e una polemica, nel vuoto cosmico di contenuti politici in vista delle amministrative, qualche politico navigato ha addirittura presentato una interrogazione parlamentare per lavare una volta per tutte questo “terribile” affronto.
Anche il primo cittadino di Locorotondo ha voluto dire la sua e questa mattina ha scritto una missiva direttamente al direttore Antonio Campo Dall’Orto e alla Direttrice Ilaria Dallatana della Rai.
“Con la presente- si legge sulla lettera- vorrei esternare il disappunto dell’intera comunità che amministro, il comune di Locorotondo che annovera tra i riconoscimenti ricevuti la Bandiera arancione del Turing Club, la bandiera verde Agricoltura della CIA e dal 205 nel Club Borghi più belli d’Italia.
Il centro storico di Locorotondo è stato scelto, negli ultimi anni, come set pubblicitario di numerosi e prestigiosi marchi tra cui Armani e Intimissimi. Da tre anni Audi sponsorizza uno dei festival più prestigiosi del sud Italia e le presenze turistiche, in particolare stradiere stanno crescendo in modo esponenziale.
Nonostante questi risultati, ottenuti grazie alla bellezza ed unicità dei luoghi, rai2 nel momento del passaggio del Giro d’Italia attraverso Locorotondo ha volutamente oscurato tale borgo distraendo il pubblico con altri contenuti senza una opportuna “finestra televisiva” sulla gara.
Non si pone in discussione l’operato della redazione sportiva che commento egregiamente questa che è la gara ciclistica più importante di Italia e che unisce il territorio nazionale ,ma ci si indigna perché una bellezza italiana, Locorotondo, sia stata consapevolmente, non menzionata né inquadrata dalle telecamere della rai, la tv di stato.
Ben altro è stato fatto da emittenti Vostre concorrenti, per le quali i cittadini italiani, quindi anche i locorotondesi , non sono obbligati dalla legge a pagare un canone. È questa l’indignazione maggiore: perché Locorotondo non ha avuto lo stesso spazio riservato ad altri Comuni in cui c’è stato il passaggio, nonostante la Tv di Stato anche a Locorotondo venga sostenuta con il Canone.
Pagare un servizio significa anche vedersi riconoscere dei diritti, che in questo caso sono diritti di “diretta televisiva”.
Questa mia missiva ha uno scopo: conoscere le motivazioni che hanno spinto ad oscurare Locorotondo. Laddove vi fosse una tariffazione pe r le menzioni, avrei voluto che chi di competenza avesse messo il comune di Locorotondo in condizioni di conoscerle, così da valutare questa opportunità di marketing. In fondo , è proprio di marketing ciò di cui stiamo discutendo e la rai, in questa occasione ha dimostrato di non essere servizio pubblico , ma pubblicitario e che non ha saputo cogliere la bellezza dei luoghi si cui erano puntate le sue telecamere”.
Aspettiamo con ansia la risposta, se ci sarà.
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