Si è svolto nei giorni scorsi l’incontro pubblico dal titolo “Prevenzione ed Emergenza – La Comunicazione attraverso una nuova cultura di comunicazione”. A presentare l’evento Maria Marangi, candidata del movimento Martina Visione Comune, esperta in Open Data e Città Smart. Ed è stato Graziano Bitetti, CEO & Founder presso Gastone CRM Italia, a illustrare una proposta di riordino organizzativo del Servizio di Protezione Civile Comunale. Maria Marangi ha introdotto la presentazione di un nuovo metodo di comunicazione tra la Protezione Civile e l’Amministrazione orientata tanto alla prevenzione quanto all’intervento in situazioni di emergenza. Prima di tutto, si è parlato di “Città Smart”: si tratta di una definizione di architettura che integra l’urbanistica con l’innovazione tecnologia, rendendo il cittadino protagonista di questa innovazione. “Cosa significa rendere una città Smart?”, si è chiesto Bitetti prima di presentare il progetto di cui è tra i principali artefici nella sua esperienza con “Gastone”. Quando si parla di tecnologia, innanzitutto, bisogna pensare alla semplificazione, in questo senso “Smart”, come semplice, facile, snella, orientata alle caratteristiche della città cui ci si riferisce. Il nostro territorio, che ha tante opportunità ancora inespresse, ha bisogno di persone capaci di affrontare con capacità e competenza questi argomenti. E’ necessario, quando si parla di Protezione Civile, avere una conoscenza approfondita delle caratteristiche e degli eventuali rischi connessi al territorio specifico.
Ma è necessario anche che il cittadino viva il territorio, non lo “subisca”, e che quindi interagisca con l’amministrazione stessa e la protezione civile nello specifico, spiegando e individuando le criticità che rileva. Allo stesso tempo, è necessario che la dirigenza comunale si aggiorni sui nuovi temi e prenda coscienza delle nuove realtà, oltre che amministrative, anche tecnologiche. L’applicazione CityUser, già esistente, fa proprio questo: mette in comunicazione in maniera bidirezionale, attraverso moderne tecnologie, i diversi protagonisti della gestione di una città: pubblica amministrazione, protezione civile nello specifico, e cittadini. Qual è lo strumento migliore per comunicare un’eventuale emergenza a tutti i cittadini? Sicuramente quello che il cittadino predilige perché utilizza di più. Pertanto, l’amministrazione deve ascoltare le esigenze e attrezzarsi per venire incontro a ogni singola necessità. In questo senso, ha sottolineato Maria Marangi, “Martina Visione Comune si sta facendo promotore di portare avanti un cambio di prospettiva nell’approccio alla comunicazione, rendendo il cittadino protagonista del cambiamento”.
Entrando più nello specifico, Bitetti ha parlato di “Big data”, gestione del grande flusso di dati da rendere fruibili a tutti in maniera filtrabile, in modo da consentire all’utente di ottenere l’informazione specifica che più gli serve. Inoltre, il censimento preciso e puntuale di tutti i cosiddetti “small data”, consente di ottenere una visione oggettiva di esigenze, criticità ma anche di punti di forza del territorio sui quali lavorare per fornire i servizi necessari. Su questo tema si è inserito l’intervento conclusivo del già sindaco Franco Ancona, candidato alla carica di primo cittadino sostenuto da Martina Visione Comune, il quale ha portato un esempio relativo alla scorsa amministrazione proprio in tema di emergenza in seguito a violenti temporali. Si è registrato, infatti, che in determinate zone della città, in seguito a piogge torrenziali, si verificavano problemi di allagamenti e viabilità, a seguito dei quali l’amministrazione riceveva richieste di risarcimento danni. Si è cercato di ovviare a questa problematica mettendo in campo azioni per le quali, però, la città non era attrezzata, sia per i repentini cambiamenti climatici in corso, sia per dati di fatto oggettivi legati alle infrastrutture.
Il primo intervento possibile, pertanto, è stato quello di transennare e chiudere quelle strade in situazioni di pericolo. Ma in seguito a ciò, sono stati messi in atto provvedimenti concreti per ovviare a tali criticità. Tornando al discorso tecnologico, Ancona ha ricordato che finalmente a Martina è arrivato il cablaggio della banda larga, infrastruttura indispensabile per migliorare l’efficienza delle moderne tecnologie. Su questa strada bisogna indubbiamente continuare, e un’amministrazione che sia in continuità con quella bruscamente interrotta un anno fa, e non per propria volontà, se non altro sa bene da dove ripartire per accelerare il processo di innovazione tecnologica per andare verso un modello di “Città Smart” veramente efficace. Tra i vari campi di applicazione, oltre alla protezione civile, c’è ad esempio anche la gestione della raccolta differenziata, che finalmente è partita ma che ha bisogno, oggettivamente, di miglioramenti e soluzioni più mirate alle esigenze dei cittadini, e questo si potrà fare anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie. Per concludere, sulle infrastrutture create nei quattro anni di amministrazione, adesso è giunto il momento di rispondere alle esigenze dei cittadini per rimettere in moto un processo che può e deve subire una rapida accelerazione.
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