Asilo “Cinquenoci”: il Movimento 5 stelle e il “Comitato Locorotondo per il no” presentano un’interrogazione

Nella giornata di ieri il Movimento 5 stelle e il “Comitato Locorotondo per il no” hanno presentato   un’interrogazione a risposta scritta (art. 53 del Regolamento Consiglio Comunale) che riguarda  l’Asilo nido comunale di Cinquenoci.

Sull’interrogazione si chiedono spiegazioni al Sindaco Tommaso Scatigna della mancata realizzazione di questa importante opera pubblica e sostanzialmente di quale sarà il suo futuro.

In pratica sul documento si legge : “come mai il Comune di Locorotondo non ha proceduto con la rescissione del contratto con la ditta aggiudicataria nel momento in cui, a dicembre 2012, si è venuti a conoscenza delle insolvenze della stessa, incassando la relativa polizza e permettendo cosi all’Ente, previa autorizzazione del Giudice, di poter disporre di tutti i fondi a disposizione per il completamento dell’opera, operando quindi nell’interesse pubblico e per quale motivo ha provveduto a rescindere il contratto solo successivamente e dopo aver pagato sia i creditori pignoranti che i subappaltatori”.

Inoltre -continua l’interrogazione – “a  quanto ammontano esattamente le somme con le quali il Comune ha pagato i subappaltatori e per quali crediti da questi vantati nei confronti della ditta aggiudicataria e-

infine si chiede -quando riprenderanno i lavori e soprattutto quando saranno ultimati”.

Ricordiamo che i lavori per la realizzazione dell’asilo nido comunale di Cinquenoci dovevano essere completati nel 2011, lavori che nello stesso anno procedevano a rilento per poi  bloccarsi definitivamente.

Successivamente  fu notificato al Comune di Locorotondo in qualità di terzo:  un pignoramento in danno della ditta aggiudicataria dei lavori nel 2011 e di seguito altri dieci tra marzo e dicembre del 2012,  altri due ad aprile 2013 per crediti vantati nei confronti della ditta dai pignoranti.

Poco tempo dopo è arrivata l’ordinanza del Tribunale di Putignano, relativa al primo pignoramento del 2011, che obbligava il Comune a provvedere al pagamento dei creditori per circa 70mila euro, peraltro per crediti non attinenti i lavori dell’asilo nido.

Secondo Girolamo Grassi, firmatario dell’interrogazione e portavoce dei  5 stelle, “i crediti vantati dai pignoranti del 2012 ammontavano a circa 193.300,00 euro, cui sono da aggiungere ulteriori 114.000,00 euro di crediti vantati dai pignoranti del 2013, peraltro anche per crediti che non riguardavano l’asilo nido di Locorotondo, vale a dire che sono stati azionati titoli per circa 307.000,00 euro. Inoltre, vista  la Determinazione del 28-12-2012, con la quale venivano modificati i termini contrattuali, sulla base di un indirizzo generale scaturente da un parere dell’Autorità di Vigilanza del 15-05-2012, in modo tale da consentire di pagare direttamente i subappaltatori e considerato che tale modifica contrattuale era giustificata unicamente dal fatto che i lavori avrebbero dovuto concludersi entro dicembre 2012, bisogna tener conto del fatto che la modifica al contratto è avvenuta successivamente alla notifica dei pignoramenti e che  il Comune ha provveduto a pagare i subappaltatori senza alcuna autorizzazione da parte del Giudice, necessaria visto che quegli importi erano pignorati, circostanza questa che ha indotto alcuni dei creditori della ditta aggiudicataria ad intraprendere un’azione legale contro il Comune di Locorotondo al fine di accertare quali sarebbero stati gli obblighi del Comune”.

Infine, si legge sempre sull’interrogazione  che” tale azione comporta per l’Ente dei costi e che potrebbe concludersi con una condanna del Comune a pagare, non in quanto terzo ma quale convenuto principale”.

Quel che resta oggi dell’asilo sono i  lavori ancora bloccati, l’opera è incompleta e buona parte dei lavori sono da rifare a causa dell’abbandono e dell’incuria.

 

 

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