Un rappresentante del movimento Noi con Salvini che avrebbe voluto parlare ai lavoratori in sciopero, è stato mandato via dagli operai. La scena si è svolta questa mattina durante lo sciopero che sta coinvolgendo tutta l’acciaieria, con punte di adesione massima. Il salviniano Angioletto Gianfrate si sarebbe recato davanti ai cancelli per parlare ai lavoratori ma l’avrebbero mandato via appena saputo che rappresentava il movimento leghista.
Secondo Gianfrante, coordinatore provinciale del movimento leghista, sarebbero stati i Lavoratori Liberi e Pensanti ad allontanarlo, come ci ha confermato telefonicamente. Ecco come ha commentato: “È vero siamo stati invitati a lasciare la portineria da, più o meno 10 persone del movimento Liberi e Pensanti. Ma la cosa bella è stata la solidarietà da parte della maggioranza dei lavoratori che hanno capito il motivo della nostra presenza al loro fianco senza colore politico essendo noi stessi invitato tutte le altre forze politiche a stare dalla parte dei lavoratori che meritano tutti il nostro rispetto. La cosa che più mi ha colpito positivamente era la domanda che i lavoratori chiedevano a me e a loro stessi, come mai il movimento liberi e pensanti era li a scioperare dove il motivo principale era quello di tutelare la salute di tutti nel riconvertire gli impianti con le nuove tecnologie che riducono al di sotto dei limiti l’inquinamento, e salvarguardare i posti di lavoro? Al contrario loro vogliono far chiudere lo stabilimento? Non potevano fare uno sciopero a parte? Noi ci siamo e ci saremo sempre….perché al fianco dei cittadini bisogna starci sempre, e non solo quando si ha bisogno dei voti. Concludo nel dire che l’autore dell’articolo pubblicato suppongo e da voci in citta è conosciuto come radicato nell’estrema sinistra, quella sinistra che si vanta di stare sempre al fianco dei lavoratori tanto che vuole la chiusura dello stabilimento chiedendo la bonifica con uno stipendio di 700 € al mese, mettendo sul lastrico migliaia di famiglie ed incrementando il lavoro nero. A voi la RISPOSTA….“.
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