I dati personali dei soci della Società Operaia sono al sicuro?

Il candidato e deputato alla Camera per Noi con l’Italia Gianfranco Chiarelli ha preso carta e penna (simbolicamente) e ha scritto ai soci della Società Operaia di Martina Franca, auspicando che scelgano lui domenica prossima. Nella lettera ha spiegato cosa ha fatto e cosa farà per le società di mutuo soccorso. Diversi lettori ci hanno segnalato la cosa e manco a farlo apposta pochi minuti fa ne abbiamo trovata una per strada, strappata in diversi pezzi.

La cosa di per sè ha poco valore, perché è una lettera di un candidato che chiede a possibili elettori di sostenerlo votandolo, ma acquisisce una dimensione interessante soprattutto perché la Società Operaia di Martina Franca vanta cinquemila soci e la gestione dei dati personali, come nome e indirizzi, dovrebbero essere gestiti rispettando la norma, la famosa 196/2003. Secondo la legge, in particolare secondo l’articolo 11 comma b, i dati dovrebbero essere: “raccolti e registrati per scopi determinati, espliciti e legittimi, ed utilizzati in altre operazioni del trattamento in termini compatibili con tali scopi“, ma soprattutto il cittadino dovrebbe essere informato per gli scopi. Non diciamo che questo non sia stato fatto, ma se così non fosse forse ci troviamo davanti ad una violazione, davanti ad un’anomalia? Potrebbe essere che ci sia un accordo tra la Società Operaia e il candidato? Può essere che i dati siano stati trafugati? Può essere che qualcuno l’abbia maldestramente persi?

Il fatto non dovrebbe essere preso alla leggera, perché se gli indirizzi vanno a finire nelle mani di un integerrimo avvocato deputato della Repubblica, poco male, ma se per caso andassero a finire nelle mani di un truffatore, le cose potrebbero di gran lunga essere meno leggere.

Sentito sull’argomento, il presidente della Società Operaia, l’avvocato Francesco Terruli, preferisce non commentare, nonostante un suo intervento avrebbe sicuramente dipanato ogni dubbio sulla vicenda, spiegandoci se c’era o meno un accordo con il candidato o una fuga di dati.

Chissà che ne pensa Luciano Violante, presidente onorario della Società Operaia.

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