Grassi (M5S) dopo il risultato elettorale chiede le dimissioni di Tommaso Scatigna

Pubblichiamo un comunicato ricevuto dal Movimento 5 Stelle di Locorotondo nel quale si chiedono le dimissioni del primo cittadino Tommaso Scatigna a seguito del risultato elettorale.

Locorotondo ha visto candidato al Senato l’attuale sindaco Scatigna, eletto nel 2016 con una lista civica di centro destra, ma che “riciclava” alcuni degli esponenti dell’opposizione della sua precedente amministrazione. Il risultato fu eclatante: oltre 5700 voti!

Da questo risultato e con questo curriculum (22 anni di presenza in comune con svariati incarichi) il nostro sindaco, dott. Scatigna Tommaso, si è presentato allo stato maggiore del suo partito (Forza Italia) richiedendo la tanto agognata candidatura alla Camera dei Deputati. Purtroppo per lui, i giochi di palazzo e di potere hanno fatto liberare solo un posticino al Senato; a malincuore ma, ben cosciente delle conseguenze, ha accettato.

Il risultato è stato dignitoso all’interno del nostro collegio: se pur con un vistoso e ingente distacco dalla Candidata del M5S arrivata prima, ha raggiunto il secondo posto, proprio come il suo collega Chiarelli della vicina Martina Franca.

Il dato politico però ci consegna un ex candidato al Senato bocciato dal suo elettorato: i voti sono, infatti, inferiori a quelli delle amministrative (4200 circa) ed in particolare il suo partito (Forza Italia) ha subito un notevole ridimensionamento raccogliendo solo 2614 voti. Improvvisamente, quasi per “magia” sono spuntati comitati, rappresentanti di lista e tutta una serie di maestranze per formazioni assenti sul territorio fino a poche settimane prima del voto (Lega, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia). Lo spoglio dei voti è sembrato più la conta interna di un gruppo disomogeneo e a tratti rancoroso che una squadra raccolta e compatta intorno al suo candidato.

Il risultato elettorale infatti è stato pessimo ed i cittadini di Locorotondo hanno approfittato della consultazione per punire sonoramente l’attività amministrativa di questi ultimi due anni di amministrazione del Sindaco Scatigna: le politiche di privatizzazione dei servizi (vedi cimitero) il fallimento dell’asilo nido (forse recuperato?), lo stato di abbandono del Palazzetto dello Sport, l’ex Caserma dei Carabinieri, il sottovilla Comunale, l’assenza di qualsivoglia prospettiva di sviluppo o innovazione in tutti settori, un’amministrazione più incline a subire gli eventi che a progettare e governarne gli effetti.

Infine con il sorpasso dei consensi alla Camera del Movimento 5 Stelle (a discapito di Forza Italia) è stato chiaro a tutti che la maggioranza oggi non c’è più nel paese; restano solo i consiglieri e gli assessori eletti ma la fiducia e la forza degli elettori è venuta meno. Crediamo che, a questo punto, il Sindaco Scatigna non possa fare altro che prendere atto del fallimento e rassegnare le sue dimissioni.

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