Il Comune al lavoro per un regolamento sulle slot machine

Le commissioni consiliari del Comune di Martina Franca stanno lavorando per regolamentare la presenza del gioco d’azzardo sul territorio. L’annuncio è stato fatto dal sindaco Ancona durante il tradizionale Discorso dei Ceri: “Non possiamo non soffermarci a riflettere sulle conseguenze catastrofiche della dipendenza dal gioco d’azzardo in questi ultimi anni. Le Commissioni consiliari stanno lavorando per definire un Regolamento che disciplini le sale da gioco e le slot machine presenti in città. Sono certo che il Consiglio comunale affronterà la questione con determinazione, nel limite delle proprie competenze. E’ allarmante sapere che spesso le persone che più aiutiamo con azioni di sostegno reddituale, come il reddito di cittadinanza e il reddito di inclusione, sono le stesse vittime di questa rete malsana che anche lo Stato ha il dovere di contrastare con forza. Come siamo consapevoli che le videolottery possono celare l’insidia del riciclaggio del denaro nero e quindi a maggior ragione da tenere sotto stretto controllo“. A sostegno della diffusione della patologia che lentamente ma inesorabilmente distrugge intere famiglie ci sono due dati. Il primo è stato diffuso proprio da ValleditriaNews qualche giorno fa e, stranamente, non ha sortito nessun commento: in Valle d’Itria la prima impresa, con un fatturato che sfiora i 240 milioni di euro all’anno, è una società di scommesse con sede a Ceglie Messapica. Il secondo dato è che si spendono all’anno 870 euro a cittadino, con una spesa totale di circa 43 milioni. Sul nostro territorio, Martina Franca, ci sono ben 311 apparecchi, più di sei ogni mille abitanti. Sono numeri che denotano una vera emergenza, perché sono soldi sottratti ai redditi delle famiglie ma fanno intendere quanto possa essere estesa questa patologia sociale, tanto che risulta evidente che il Gioco d’Azzardo Patologico (GAP) potrebbe divenire centrale nelle politiche del prossimo Piano di Zona.

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