Anche l’associazione Martina Tre esprime solidarietà all’associazione Salam e alla nostra testata per la serie di commenti ai limiti di cui siamo stati vittima, rispondendo all’appello di ANPI.
L’Associazione Martina TRE esprime la massima solidarietà all’associazione Salam e alla testata giornalistica Martina News, rispettivamente “colpevoli” di aver partecipato alla manifestazione di Riace e di aver riportato la notizia.
Leggendo il lungo elenco di commenti sotto al post in questione, non può che stupirci la facilità con cui un utente dei social media si lascia andare a considerazioni di una tale violenza e pressapochismo. Quell’utente è in questo caso un nostro concittadino, un vicino di casa, un passante incrociato nel centro, in coda con noi alla posta o al semaforo.
Di fronte a questo, non possiamo rimanere in silenzio.
Abbiamo combattuto, e continueremo a farlo, l’inciviltà di alcuni cittadini che inquinano il nostro paesaggio, che deturpano le nostre bellezze con comportamenti vergognosi. Riteniamo che, con la stessa facilità con cui si lanci un sacchetto dell’immondizia per strada o si abbandoni una lastra di amianto a bordo strada, alcuni individui abbiano dato sfogo alle più represse insoddisfazioni della propria coscienza, commentando una semplice notizia su Facebook.
Così come combattiamo gli incivili del sacchetto, sentiamo in noi l’obbligo di combattere gli incivili da tastiera.
È inaccettabile leggere tali offese, rivolte a essere umani di cui non si conosce storia, passato e presente. Si possono avere visioni politiche diverse, tutte rispettabili ed opinabili. Ma l’odio verso l’altro, essere umano anche lui, non può non essere stigmatizzato.
«Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile. Sempre».
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