Dopo Polignano presto un biglietto anche per Alberobello? Il sindaco Longo: “Ci stiamo lavorando”

Dopo il primo weekend di tornelli a Polignano a Mare (con tanto di file chilometriche e rilascio di fatture non fiscali) l’idea di utilizzare di imporre un biglietto per i turisti arriva anche in Valle d’Itria. Come riportato dalle colonne odierne de “La Gazzetta del Mezzogiorno” anche ad Alberobello sarebbero in corso degli studi di fattibilità sui servizi turistici a pagamento. Il sindaco Michele Longo conferma tutto: “L’iter burocratico è ancora in corso ma da tempo stiamo la­vorando a servizi turistici di alto livello, a pagamento, con cui ac­compagnare per mano il turista, anche in angoli poco conosciuti del paese. È la proposta della “Fondazione di partecipazione” e avrà il compito di raccontare al meglio la storia di Alberobello”.

Dopo Lama Monachile e i vicoli della città di Domenico Modugno (con tanto di Babbo Natale illuminato quanto pacchiano messo vicino alla statua dedicata al cantautore, ndr) anche per visitare i trulli potrebbe essere presto necessario un biglietto a pagamento. Longo spiega che non conosce esattamente l’organizzazione di Polignano ma si attribuisce un merito: “In tutta la Puglia siamo stati i primi a realizzare uno spettacolo di luci in un centro sto­rico – si legge nella Gazzetta – Ci ha permesso di diversificare l’offerta turistica, prima ristretta alle sole ore diur­ne. Adesso i visitatori vengono di sera, si fermano a dormire negli alberghi, affollano le pizzerie e i ri­storanti, movimentano i parcheggi pubblici. Ab­biamo cominciato con un investimento diretto dal bilancio comunale e una piccola compartecipazione degli sponsor. Adesso gli sponsor coprono la totalità delle spese per lo spettacolo. Abbiamo creato un’of­ferta turistica migliore che ha generato movimento economico per i privati che, a sua volta, ha avuto ricadute positive per il comune. Tutto ciò che entra in più nelle casse comunali possiamo reinvestirlo nella tutela, nella salvaguardia e nella conserva­zione del nostro centro storico”.

Ma se allora il format gratuito è di successo e genera entrate, perché dotarsi di un biglietto? Longo risponde così: “Se pago il biglietto per un concerto, perchè non devo pagare uno spettacolo di luci, che sarà certo diverso, ma è pur sempre uno spettacolo?… Adesso è il momento di diversificare, puntando su un’offerta turistica di qualità, perché dobbiamo pur prevedere che i flussi turistici di questi ultimi anni, prima o poi, si esauriranno”. Quanto un ingresso a pagamento possa risollevare (o affossare) questi flussi è tutto da capire.

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