Morricella: rinviati a giudizio 7 imputati per la morte dell’operaio Ilva

A quasi quattro anni dalla tragica scomparsa, si registrano importanti novità nel caso Alessandro Morricella. Come riportato dalle colonne del “Quotidiano” il giudice Carriere ha accolto la richiesta del pm De Luca, disponendo l’apertura del processo per l’omicidio colposo del giovane operaio martinese, morto a seguito di un incidente avvenuto nel giugno 2015 all’interno del siderurgico tarantino.

Il procedimento si aprirà il prossimo 1 ottobre e vede costituita fra le parti civili anche l’Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavori.

Varie le contestazioni per 6 dirigenti allora in carica: omissione di cautele in materia di rischi industriali, concorso in omicidio colposo e omissione nella collocazione di impianti e dispositivi antinfortunistici.

Per quest’ultimo capo c’è inoltre un settimo imputato: Ilva Spa è accusata per illeciti amministrativi, di cui risponderà per i reati e le violazioni contestate al proprio personale. Come si ricorderà, gli accertamenti avvenuti sul luogo dell’incidente determinarono l’esatta dinamica dello stesso, con Morricella che – mentre rilevava la temperatura della ghisa in Afo2, in condizioni di sicurezza non ottimali – fu investito da un getto di gas e metallo incandescente, morendo poi dopo 4 giorni di agonia in ospedale.

Una morte atroce quella di “Morris” (così era chiamato Morricella fra amici e conoscenti) che indusse l’accusa a modificare uno dei reati contestati in apertura di inchiesta da lesioni gravissime a omicidio colposo. Nella giornata di ieri inoltre il gup si è riservato di decidere con separato provvedimento sulla richiesta di dissequestro dell’impianto avanzata dalla proprietà.

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