Quattro anni e un mese dopo la morte di Alessandro Morricella si registrano nuovi sviluppi sul caso legato alla morte dell’operaio originario di Martina Franca.
Secondo quanto raccontato dai colleghi della Gazzetta del Mezzogiorno, la procura jonica avrebbe disposto l’inizio delle procedure di spegnimento dell’Altoforno 2, come diretta conseguenza del rigetto dell’istanza di dissequestro avanzato da Arcelor Mittal (nel frattempo nuova proprietaria del siderurgico) dopo il sequestro preventivo disposto a seguito dell’incidente a Morricella, investito nel giugno 2015 da una colata incandescente. Come riportato dalla GdM, quattro anni fa anche grazie ad un decreto di salvataggio fu concesso all’azienda di continuare ad utilizzare Afo2.
Ovviamente la notifica di rigetto del dissequestro e il successivo avvio delle procedure per lo spegnimento non porteranno alla disattivazione dell’impianto entro tempi brevi ma piuttosto – come ipotizzato dalla Gazzetta – potrebbero spingere Mittal a trattare coi commissari per poi arrivare a una nuova richiesta di dissequestro con in contropartita la messa in sicurezza degli impianti.
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