“Non lasciateci soli”: martedì al via il processo per la morte di Alessandro Morricella

Non lasciateci soli. Martedì 1° ottobre inizia il processo per la morte di Alessandro Morricella. L’invito del collettivo Morricella a presenziare all’udienza al Tribunale di Taranto:

Martedì 1 Ottobre 2019 avrà inizio il processo per la morte di Alessandro Morricella, avvenuta sull’Altoforno 2, uno degli impianti posti sotto sequestro e su cui hanno perso la vita otto lavoratori del siderurgico tarantino.

C’è una verità incontrovertibile che non sarà necessario che alcun processo chiarisca: quegli impianti non dovevano essere in marcia.

Quelle otto vite dovevano essere ancora con noi e con le loro famiglie, al posto dell’enorme vuoto che hanno lasciato.

È solo in nome del profitto e della produzione che lo Stato italiano ha consentito il loro funzionamento nonostante fossero stati dichiarati pericolosi per la vita di chi ci lavora.

Dal processo però ci aspettiamo “giustizia” e verità.

La nuova pronuncia del Tribunale del Riesame ha concesso ulteriore tempo per il fermo dell’impianto che ha ucciso Alessandro e che non dà ancora alcuna garanzia di sicurezza per chi ci lavora oggi, come dimostrato dall’ultima perizia tecnica effettuata.

Sia resa giustizia ad Alessandro e a tutte le vittime evitabili di quello stabilimento.

Noi seguiremo tutte le fasi del processo e chiamiamo la cittadinanza a sostenere le ragioni delle vittime.

Ma l’occasione è utile anche per chiedere alla politica di programmare un altro futuro per il nostro territorio e per la nostra gente.

Si chiudano per sempre gli impianti “fonte di malattia e morte” e si programmi, una volta per tutte, la riconversione tanto auspicata.

Di fabbrica si muore, dentro e fuori. Di alternative possiamo vivere.

Per tutto questo chiamiamo tutte e tutti a presenziare alla prima udienza del processo prevista per Martedi 1 Ottobre alle ore 9.00 presso il Tribunale di Taranto. A sostegno di Alessandro, simbolo di tutte le morti ingiuste dell’Ilva, ma anche del territorio e soprattutto della giustizia.

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