L’assenza di una politica integrata sul centro storico di Martina Franca si fa spesso sentire. L’ultima nota dolente, in ordine di tempo, è la lettera di denuncia che Pierò Marinò, esperto e autore di diversi volumi sulla bellezza della parte antica di Martina Franca, ha inviato a Palazzo Ducale, con la quale si denuncia lo stato di abbandono e in particolare dei più significativi portali barocchi. Marinò, ovviamente, si interessa agli aspetti culturali e artistici, elencando i dettagli: “La presenza di portali barocchi ricoperti da strati di calce che va rimossa per far emergere la pietra: in via Poerio vi sono due portali simili, uno di fronte all’altro. Il primo al civico 3, parzialmente scoperto e il secondo, al civico 23, interamente ricoperto di calce. Una situazione che mostra chiaramente una manutenzione diversa nell’uso dei manufatti lapidei, derivante dall’assenza di un regolamento in materia. Un portale rococò, in via I. Ciaia 18 è coperto da calce. Disastrosa appare la condizione del bellissimo portale barocco di via Alfieri al civico 67. La presenza di numerose cornici (di ingressi ad abitazioni situate al piano terra) e finestre, risalenti ai secoli XVI e XVII, interamente coperte da calce che, spesso, nasconde importanti epigrafi latine, come in via Erbajolo 14. In un caso qualcuno ripassa con smalto nero l’epigrafe sottostante la calce. Alcuni ingressi di case dominicali o di inchiostre (come in via Arco Pulcinella) sono coperti da calce. In molti casi sono visibili situazioni di degrado per la presenza di muffa, licheni, tracce di umido che corrodono la pietra. Intorno alle finestre cinquecentesche spesso sono presenti, ingombranti, cavi elettrici e/o telefonici che guastano la fruizione del manufatto. Vanno rimossi. Queste segnalate sono soltanto alcune delle situazioni che meritano un’attenzione approfondita da parte dell’Amministrazione da Lei presieduta. Il centro storico di Martina merita una valorizzazione che fino ad oggi solo in pochi casi ha ricevuto. La presente comunicazione, che viene inviata ai media, vuole offrire un modesto contributo ad un’azione di risanamento e tutela del nostro patrimonio artistico, che tante città ci invidiano, e che costituisce una premessa necessaria se si vuole candidare Martina a Capitale della Cultura».
La lettera, pubblicata anche sul profilo Facebook di Marinò, ha scatenato come prevedibile una lunga pletora di commenti, tra i quali anche quelli di alcuni esponenti dell’Amministrazione comunale che hanno annunciato provvedimenti, invitando l’ex preside e studioso al consiglio comunale monotematico del 26 febbraio.
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