Esattamente sono state 965 gli avventori che stamattina si sono recati allo storico mercato della frutta organizzato in Piazza d’Angiò. Il primo in fila era già dalle sei del mattino. Tutto si è svolto in maniera ordinata: le persone in fila a più di un metro di distanza le une dalle altre grazie ai segni di vernice bianca fatti per terra, gli operatori della Croce Rossa che misuravano la temperatura e gli altri volontari della Protezione Civile (SER, ANC Martina Franca e Motoclub) a presidiare i varchi di accesso e di uscita. All’inizio c’è stato il tentativo di chiedere i documenti da parte della Polizia Locale per verificare se ci fosse qualcuno in quarantena, ma dato che questa operazione avrebbe comportato un notevole rallentamento del flusso, si è subito lasciato perdere.
Tutto si è svolto in maniera ordinata e controllata. Poco afflusso rispetto alla norma, ma questo ha permesso di testare le modalità che, probabilmente e anche durante la tanto attesa fase 2, diventerà ordinaria. Almeno finché non saranno trovati o un vaccino o una cura al coronavirus.
I dubbi dei giorni scorsi, espressi anche dalla maggioranza, sembrano essere stati quasi tutti fugati, grazie sia all’organizzazione del COC, sia alla estrema disciplina dei martinesi che, non c’erano dubbi, si sono comportati in maniera egregia.
L’operazione mercato della frutta sembra essere stata organizzata per evitare gli assembramenti quotidiani in città nei pressi dei commercianti ambulanti, e quindi, essendo andata bene, la città si aspetta una ripresa dei controlli da parte della Polizia Locale, che in questo mese sembrano essere stati blandi.
Infine è necessario portare in evidenza che senza la presenza di volontari della Protezione Civile è praticamente impossibile organizzare alcunché in città, e questo obbliga ad una seria riflessione sul funzionamento della macchina amministrativa.
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