È stata una sorpresa (amara) scoprire ieri pomeriggio che due videocamere della Ztl sono state fissate sull’arco di San Pietro, la famosa Porta Stracciata. Una al centro, l’altra un po’ di lato, riprendono via Cavour e sorvegliano quell’entrata al centro storico.
Avvisati da un amico, siamo andati a vedere di persona, scoprendo come una delle quattro porte della città sia diventata una sorta di supporto in pietro per le videocamere della Ztl.
Non sappiamo se vada bene o meno, ma abbiamo chiesto sia all’assessore Lasorsa (che non ci ha risposto, anzi, non ha mai risposto al nostro invito a farsi intervistare sulla Ztl) e al comandante dei vigili di Martina Franca Egidio Zingarelli, che ha commentato con un laconico: “Abbiamo avuto il permesso dalla Sovrintendenza”. C’era un altro modo?, abbiamo chiesto. Non abbiamo ottenuto risposta.
Sappiamo per certo che il posizionamento della videocamere della Ztl di Martina Franca ha subito un iter lungo e travagliato, sia a causa dell’ok formale da parte del Ministero dei Trasporti, sia perché la Sovrintendenza aveva chiesto molto prescrizioni. Ci sorprende, comunque, che abbia potuto dare l’ok all’utilizzo dell’antico arco in pietra per avvitare i supporti delle due videocamere. Ma il senso comune è nemico del buon senso e siamo certi ci sarà una spiegazione. Attendiamo pazientemente che qualcuno la condivida con la città.
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