Il posizionamento (sbagliato, come ammesso dallo stesso assessore) delle videocamere per la ZTL sull’arco antico di San Pietro non lascia indifferente la società civile di Martina Franca. L’associazione Amore per Martina ha chiesto un incontro urgente con l’assessore per chiarire quanto accaduto.
“È davvero inaudito quanto è avvenuto!” commenta così Giovanni Fumarola di Amore per Martina alla notizia che vede l’amministrazione comunale colpevole di aver prima installato delle telecamere per la ZTL sull’architrave della porta storica di San Pietro per poi decidere di rimuoverle da oggi – “Già in tarda mattinata abbiamo voluto protocollare la richiesta d’incontro con l’assessore Lasorsa; ci risulta dall’approfondimento per mezzo della stampa locale che da giorni l’assessore sia latitante e non risponda alle sollecitazioni, quest’ultime state invece stimolanti proprio per far insorgere un po’ di coscienze civiche. Legati dal rapporto che corre nella Giunta Comunale, sia Lasorsa che anche l’assessore Scialpi si sono invece lasciati andare nei commenti su Facebook dichiarando anche il contrario a detta dell’altro e così via – “La mano destra non sa quello che fa la mano sinistra” – ma a prescindere da ciò, la dichiarazione che più ci fa pensare ad una totale mancanza di programmazione è stata quella fornita dal dirigente competente: “la Soprintendenza ha detto di sì” (pur però avendo per metà risposto al giornalista che ha voluto chiederne maggiori spiegazioni)
La vicenda è torbida e così come sono iniziate le cose, col dubbio e con la puzza di bruciato, gli assessori con delega alla viabilità, alla polizia locale ed alla cultura si sono invece precipitati a rispondere alle numerose critiche che sono arrivate sotto ai link della notizia come commenti agli articoli su Facebook; tutto il contrario di tutto fin quando però un danno è stato arrecato e qualcuno deve pagarlo. L’architrave di una porta storica del nostro borgo antico è stata certamente danneggiata da quella installazione che qualcuno, che poteva ordinarlo, ha autorizzato a fare invece.
Che Lasorsa accetti di essere incontrato o che faccia a meno di farlo, dovrà senz’altro risponderne alla città che da oggi sarà spettatrice di un colossale e patetico spettacolo: il rimbalzo delle responsabilità!
Tra l’altro, nessuno ci venga a dire che non è valsa la pena di indignarsi per tutto ciò a fronte della spudorata voglia di prendere in giro noi, le nostre sensibilità ed un’intera città che deve sentirsi presa per il naso in quanto il tutto è avvenuto a discapito del patrimonio artistico-culturale, usando disponibilità economiche pubbliche per installare qualcosa che non andava bene per poi rimuoverlo. E noi paghiamo!
Lascia un commento