Movida. Scialpi: “Distribuire cicchetti a un euro ha attratto gruppi di ragazzini”.

La versione dell’assessore alle Attività Culturali Antonio Scialpi, sulla movida, è sempre la stessa, da sempre. In maniera coerente l’assessore Scialpi sostiene che il centro storico non può essere terreno di conquista. Ovviamente lo dice sul suo profilo Facebook, con un post che riprendiamo integralmente.

https://www.facebook.com/ascialpi2/posts/10207251045551280

“Movida.Appello al senso della Comunità. Un mese fa con il venir meno del Lockdown presi posizione ferma e decisa sul fenomeno di un gruppo di ragazzi e non solo ragazzi che dopo mezzanotte fecero venir meno ogni freno inibitorio e si assembrarono attorno a due o tre locali nel Centro storico di Martina.In grande la stessa cosa si verificava in città metropolitane. I navigli… etc.Qualcuno mi disse chi te la fa fare ? Notai tanta ipocrisia e doppia morale in alcuni. Molti pienamente d’accordo. Scontro generazionale ….ma no.No. Nemmeno mancanza di spazio. Di notte quale spazio attrezzi?In verità negli ultimi anni tanti giovani dal 2014 ’15 in poi hanno preso l’ abitudine di incontrarsi nel Centro Storico.Il fenomeno è partito in modo spontaneo ed ordinato . Erano studenti universitari per lo più che si incontravano.Ritrovarsi e fare comunità. Una cosa bella e buona.L’apertura di due o tre locali ha rovinato tutto . Distribuire cicchetti a un euro ha attratto gruppi di ragazzini.Ha invaso stradine per altro.Disturbo e disagio crescente delle famiglie residenti. Disturbo del sonno. Disturbo igienico e sanitario.Proteste e reclami continui. Invocazione di maniere forti. La bellezza del centro storico deturpata. Il rispetto per anziani e residenti a gambe per aria. Sottosopra. Multe videosorveglianza richiesta di presenze delle forze dell’ordine. Richieste di ordinanze repressive. Alcune di queste cose ci sono state. La tendenza è ora degenerata. La cosiddetta morale dissuasiva non funziona oppure è aggirata .Dopo mezzanotte e l’ una di notte la situazione è preoccupante molto fino alle quattro alle cinque di mattina.Per terra trovi di tutto. Anche quello che non ci dovrebbe essere.Noto una crescente deresponsabilizzazione. È necessario intervenire. Sugli interventi di responsabilità comincia lo scarico di responsabilità. La colpa è vostra…la colpa è loro..la colpa è…Con le colpe non si va da nessuna parte. Alcuni in cerca di consenso appaiono i tolleranti di turno : ‘siamo stati tutti giovani’. ‘Sono stati chiusi in casa… capiteli. ⁸Sono assembramenti di felicità e di libertà ‘Altri dicono : ‘dove stanno i genitori? Ma così fanno a casa ?’Altri : ‘che fa la scuola?”E l’Amministrazione comunale che fa ? I Vigili dove stanno ? Il controllo notturno dive sta ? Le forze dell’ordine che fanno ? ‘Nei commenti sembra che tocchi sempre ad altri. C’è la fuga dal principio di responsabilità. Alcuni si interrogano e si chiedono ‘Cosa posso fare ?’ ‘Come posso agire ?’Noi stiamo riflettendo su queste cose. Da quindici giorni si susseguono incontri si raccolgono proposte. Il fenomeno è governabile. Se ognuno esce dall’ottica di scaricarsi il dovere di intervenire. Noi crediamo che bisogna intervenire da più parti ritessendo relazioni dialogando con i ragazzi a partire dai ragazzi stessi. Genitori seppur stressati da tanti problemi ( ma alcuni no ) docenti sensibili ai veri valori educativi associazioni culturali studiosi giovani impegnati nelle parrocchie devono unirsi e confrontarsi . Una sola istituzione non è sufficiente. La famiglia da sola non ce la fa. La scuola da sola no. Un’Amministrazione nemmeno. Un’Associazione culturale o sportiva no da sola. Bisogna assumerlo come Comunità. Con un unico obiettivo ,ma con interventi diversificati ma con lo stesso intento. Evitare di lasciare a se stessi questi gruppi di ragazzi che decidono di vivere di notte e per alcuni sconsiderati tra cui anche adulti la comunità può pagare un prezzo altissimo. Perché il fenomeno notturno all’improvviso può delocalizzarsi e riprodursi altrove come già sta avvenendo . E allora? Controllo vigilanza dissuasione morale multe orari di chiusura divieto di vendite di alcool…da soli non risolvono il problema. Si aggira tutto. Occorre che ciascuno di noi costruisca un’azione per lo stesso fine . Speriamo bene”.

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