Città Nuova esce dalla maggioranza. “Fatichiamo a comprendere molte scelte”

Il gruppo consiliare Città Nuova (Vincenzo Angelini, Marianna Maggi e Angelita Salamina) hanno comunicato questa mattina a Franco Ancona la loro “irremovibile” volontà di uscire dalla maggioranza.

Caro Sindaco, con queste poche e sintetiche righe intendiamo manifestarle la nostra irremovibile volontà di fuoriuscire dalla maggioranza, che la sostiene in Consiglio Comunale. Sono tante ormai le situazioni e tanti i temi, che ci vedono su posizioni molto distanti, così come sono tante le scelte politiche e amministrative che noi di “Città Nuova” facciamo fatica a comprendere, giorno dopo giorno, perché le reputiamo quantomeno “inopportune” e talvolta persino dannose per la nostra città“, scrivono i consiglieri.

In quest’ultimo periodo c’è stato un susseguirsi di provvedimenti che non abbiamo condiviso, così come ci sono state tante nostre proposte che non sono state considerate meritevoli di attenzione da parte sua, della Giunta e del resto della maggioranza. Come già anticipato nel corso del nostro colloquio, svoltosi all’indomani dell’ultimo consiglio comunale, non abbiamo nessun interesse a far parte di una maggioranza che non ascolta le nostre proposte e che anzi preferisce additarci come i “guastafeste” di questa amministrazione. Se finora siamo rimasti in questa compagine, pur manifestando il nostro dissenso quando lo abbiamo ritenuto necessario, è per puro senso di responsabilità nei confronti dei cittadini che ci hanno votato e ai quali non volevamo procurare alcuno stress aggiuntivo per un’eventuale crisi amministrativa, in una situazione pandemica di estrema gravità. Ora però riteniamo che non sia più il momento di sottacere alcune problematiche, che riguardano l’intera cittadinanza e che i cittadini apprezzeranno maggiormente la schiettezza con la quale intendiamo dimostrare loro che non siamo più disponibili ad avallare talune scelte, che potrebbero rivelarsi controproducenti per questa città“.

Con l’uscita dei tre consiglieri, eletti nel Partito Democratico, la maggioranza a Palazzo Ducale si assottiglia fino a un voto in più e questo potrebbe causare una fragilità politica mai vista se non nel 2016.

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