La Corte d’Assise di Taranto il 31 maggio 2021, e dopo giorni di camera di consiglio, ha emesso le condanne per il processo “Ambiente svenduto”. Ecco tutti i condannati:
- Riva Fabio Arturo alla pena di anni ventidue di reclusione;
- Archinà Girolamo alla pena di anni ventuno e mesi sei di reclusione;
- Capogrosso Luigi, riconosciute allo stesso le circostanze attenuanti generiche con criterio di equivalenza sulle contestate aggravanti e recidiva, alla pena di anni ventuno di reclusione;
- Riva Nicola alla pena di anni venti di reclusione;
- Legnani Lanfranco, Ceriani Alfredo, Rebaioli Giovanni e Pastorino Agostino alla pena di anni diciotto e mesi sei di reclusione ciascuno;
- Bessone Enrico alla pena di anni diciassette e mesi sei di reclusione;
- Dimaggio lvan, De Felice Salvatore e D’Alò Salvatore alla pena di anni diciassette di reclusione ciascuno;
- Liberti Lorenzo alla pena di anni quindici e mesi sei di reclusione;
- Adelmi Marco e Cavallo Angelo, riconosciute loro le circostanze attenuanti generiche con criterio di prevalenza sulla contestata aggravante, alla pena di anni undici e mesi sei di reclusione ciascuno;
- Perli Francesco alla pena di anni cinque e mesi sei di reclusione;
- Buffo Adolfo e Colucci Antonio alla pena di anni quattro di reclusione ciascuno;
- Vendola Nicola, riconosciute le circostanze attenuanti generiche, alla pena di anni tre e mesi sei di reclusione;
- Florido Giovanni e Conserva Michele, riconosciute per entrambi le circostanze attenuanti generiche, alla pena di anni tre di reclusione ciascuno;
- Dinoi Giuseppe, riconosciute le circostanze attenuanti generiche, alla pena di anni due e mesi sei di reclusione;
- Giovinazzi Cosimo, Raffelli Giovanni, Specchia Vincenzo e Assenato Giorgio, riconosciute agli stessi le circostanze attenuanti generiche, alla pena di anni due di reclusione ciascuno, pena sospesa per tutti questi ultimi imputati, nei termini e alle condizioni di legge.
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