Vianello. “Perchè ho votato no al finanziamento alla Guardia costiera libica”

Il deputato del M5S Giovanni Vianello è uno dei pochi ad aver votato contrario al rifinanziamento della famigerata Guardia costiera libica, resasi tristemente famosa per la “caccia” ai barconi dei migranti.

Rispetto al 2020, anche le risorse destinate alle missioni navali che non prevedono il salvataggio dei migranti in mare sono aumentate: di 17 milioni quelle destinate a Mare sicuro e di 15 milioni quelle per la missione europea Irini. “Dall’inizio del 2021 ci sono state oltre 720 vittime lungo la rotta del Mediterraneo centrale, almeno 7.135 dalla firma dell’accordo tra Italia e Libia nel 2017 e oltre 13mila i migranti che sono stati riportati in Libia”, afferma un rapporto di Oxfam.

Tra i pochi parlamentari a non aver votato il provvedimento c’è il deputato tarantino Giovanni Vianello, a cui abbiamo chiesto come mai ha scelto di non adeguarsi al pensiero unico:

Ho votato la mozione Palazzotto e non quella di maggioranza, perché sono passati degli anni da quando abbiamo provato a regolarizzare i flussi dei migranti. Invece abbiamo abbiamo le prove che sono stati creati dei lager in Libia dove i più deboli, migranti, uomini massacrati e donne violentate. Ci sono queste criticità enormi che mi hanno portato a votare contro. È una questione di umanità, ma anche di lungimiranza politica, perché non si può mettere un tappo ai flussi migratori, soprattutto rispetto alle previsioni che i flussi aumenteranno per guerre, epidemie e cambiamenti climatici, che renderanno alcune zone del pianeta inabitabili“, ha commentato a ValleditriaNews il deputato Vianello.

Nel video qui sopra alcuni momenti dell’attacco di una delle quattro motovedette donate dall’Italia alla Libia contro un barcone con 40 migranti.

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