Il comune di Martina Franca non ha incassato cinque milioni di euro dalla Tari. Lo riporta il Quotidiano di Puglia, in un articolo del buon Michele Lillo, che è andato ad analizzare le determine dell’ufficio Tributi di Palazzo Ducale. Secondo quanto riporta il Quotidiano, dalle casse del comune, solo dalle utenze conosciute (e quindi senza tener conto delle posizioni sconosciute, ovvero di chi non è nemmeno iscritto alla Tari), mancano per il 2016 1,534 milioni, per il 2018 1,928 milioni e per il 2017 addirittura 2,014 milioni.
Spiega il giornalista: “L’ufficio tributi con sua apposita determina ha approvato l’elenco che riporta ben 7761 posizioni irregolari, e non di certo dovute alla crisi post-pandemica, per un totale accertato e da incassare pari a quasi cinque milioni e mezzo di euro. Un dato enorme che fotografa con chiarezza il distacco di una importante fetta di cittadini dai propri doveri, oltre a sottolineare come gli introiti destinati al miglioramento del servizio restino di fatto nelle tasche dei cittadini, costringendo gli utenti puntuali ad assumersi costi per gli evasori e rendendo impossibile una improbabile ma non trascurabile riduzione dell’imposizione”.
I milioni che mancano impattano sulla qualità del servizio: “Il dato degli abbandoni è alto anche perché è alto il numero di cittadini che per l’imposizione Tari non esistono, con oltre duemila posizioni sconosciute e non dichiarate, e chiaramente chi non paga la Tari non ha modo di conferire perché non è in possesso dei kit o non può richiedere la tessera per le isole dell’agro”.
Si dovrà capire ora se e come si intende recuperare quelle somme.
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