Il Commissario Straordinario della Camera di commercio di Taranto ha sottoscritto il “Protocollo per la tutela e valorizzazione del Made in Italy e dell’economia di prossimità del tessuto produttivo di Martina Franca”, promosso dal Comune di Martina Franca:
Il Commissario Straordinario della Camera di commercio di Taranto, On. Gianfranco Chiarelli ha firmato ieri mattina, nel corso della cerimonia ufficiale di sottoscrizione, il “Protocollo per la tutela e valorizzazione del Made in Italy e dell’economia di prossimità del tessuto produttivo di Martina Franca”, promosso dal Comune di Martina Franca insieme ai principali portatori d’interesse del territorio.
«Rappresentando l’Ente pubblico che per definizione e per legge si occupa della promozione delle attività produttive e commerciali e della qualità delle filiere, ho aderito senza esitazione, condividendone non solo la finalità, ma anche questa positiva modalità di coinvolgimento dei portatori d’interesse che io stesso, nel mio ruolo, ho adottato appena insediato, ad esempio con il Tavolo per il Turismo», ha detto il Commissario.
«Ho impegnato la Camera di commercio in diversi ambiti corrispondenti alle competenze istituzionali utili a raggiungere gli obiettivi sottoscritti: dagli interventi per sostenere le imprese che vogliono affrontare i mercati internazionali, alla formazione e ai voucher per la digitalizzazione; dall’osservazione statistico – economica, alla semplificazione, fino a favorire il raccordo con le istituzioni scolastiche, senza dimenticare il tema trasversale che ispira ogni nostra azione socio – economica: la diffusione di cultura e pratica della sostenibilità e dell’innovazione tanto nel ridisegnare la città, quanto nei modelli d’impresa».
L’on. Chiarelli ha espresso il plauso al Sindaco di Martina Franca per l’importante iniziativa che rappresenta «un tassello che mi inorgoglisce come cittadino martinese e come Commissario della Camera, necessario per la costruzione di una visione del futuro sinergica che auspico potrà favorevolmente coordinarsi con le politiche camerali attuali e con quelle in via di programmazione».
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