In Puglia, novantotto dipendenti della Regione hanno subito molestie sul lavoro, di questi l’81% è donna. Questo è quanto emerge dall’indagine, promossa dall’assessore Gianni Stea, sul fenomeno delle violenze di genere, molestie e mobbing all’interno degli uffici della Regione Puglia. In particolare sono 69 donne e 16 uomini dipendenti degli Uffici della Giunta regionali e 11 donne e 2 uomini impiegati negli Uffici del Consiglio regionale che, attraverso un questionario anonimo hanno dichiarato di aver subito molestie sul luogo di lavoro.
In particolare, per quanto riguarda il concetto di “discriminazione” hanno risposto di conoscerlo “molto” o “abbastanza” il 91,6% degli intervistati della Giunta e l’85,3% del Consiglio. Dati leggermente inferiori, invece, per il “linguaggio di genere” con rispettivamente il 69,6% e il 69,1%. Attenzione particolare è stata data alle risposte al quesito “Nel luogo in cui lavori si sono verificati episodi di molestie di qualsiasi sesso, a carattere fisico o verbale?”. A rispondere affermativamente, in questo caso specifico, è stato il 15,4% di donne e l’ 8,6 di uomini degli uffici Giunta e il 27,5% di donne e il 10,7% di uomini del Consiglio. È prevalente il sesso maschile quello di chi ha agito con molestia, nello specifico: 62,2% in Giunta e 57,1 in Consiglio. Inoltre, 69 donne e 16 uomini in Giunta e 11 donne e 2 uomini in Consiglio hanno affermato di avere personalmente subito molestie sul luogo di lavoro.
“Questa indagine – ha commentato il presidente della Regione, Michele Emiliano – è un modo per guardarsi allo specchio e cercare di capire quali sono i problemi, perché nasconderli sotto il tappeto non serve. Davvero un ottimo lavoro. Devo dire che temevamo una situazione peggiore, invece emerge una situazione gestibile, ma che non va assolutamente trascurata. Ho dato indirizzo oggi di dare vita ad un rafforzamento degli uffici che si occupano del clima e del benessere organizzativo, e in particolare di avviare quel servizio di mediazione dei conflitti e di consueling, oltre le normali virtù umane del rispetto, dell’educazione, della gentilezza, dell’ascolto reciproco che in una squadra così vasta come la Regione sono fondamentali. Serve qualche tecnico che difronte a conflitti molto gravi riesca a mediarli tra superiori e personale dipendente e anche tra i nostri dipendenti. Sono il capitale umano della regione Puglia, senza di loro niente di quello che diciamo si trasformerebbe mai in cose concrete” – ha concluso.
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