Palazzo Ducale, crisi del panettone. La frattura confermata da una lettera e l’alleanza col M5S

È sorprendente come le crisi politiche a Palazzo Ducale avvengano in prossimità delle feste, che siano natalizie o agostane. La rottura di Giuseppe Cervellera, avvenuta a valle della seduta di Consiglio di martedì scorso, sarebbe stata determinata da una lettera firmata da quattro consiglieri comunali (Paolo Vinci, Anna Lasorte e Maria Marangi di Visione Comune e Alba Lupoli del Partito Democratico) con la quale si chiedeva al tavolo provinciale del centrosinistra di candidare Vincenzo Angelini, che siede nelle file dell’opposizione, alle prossime elezioni provinciali.

“In qualità di Consiglieri comunali del centrosinistra chiediamo che venga rivalutata da parte dei vertici, incaricati della composizione delle liste per le prossime elezioni provinciali, la scelta di escludere il consigliere Angelini dalla lista del centrosinistra” scrivono i quattro. “Il 3 febbraio 2019, abbiamo lealmente sostenuto Vincenzo Angelini nella sua elezione a consigliere provinciale, e siamo pronti a farlo anche oggi. Non siamo disposti, invece, ad assistere passivamente alle decisioni di chi scientificamente vuole minare alle fondamenta del centrosinistra in favore di interessi che sono altrove, oltre i confini politici nei quali ci riconosciamo. Per il bene del territorio e per consentire a tutti gli attori politici di essere presenti nelle istituzioni democratiche provinciali, la cui elezione è demandata ai consiglieri comunali: Chiediamo che venga rivalutata la decisione di non consentire la candidatura del responsabile provinciale di Italia Viva nella lista del centrosinistra. Nel solco della coerenza che ci contraddistingue, sempre con l’obbiettivo di perseguire un percorso di inclusione di tutti i soggetti democratici/progressisti nella coalizione di centrosinistra, qualora non venga accolta la nostra richiesta di rivalutare la decisione della candidatura del Consigliere Vincenzo Angelini, saremo costretti a disertare l’elezione del Consiglio Provinciale”, concludono.

Secondo i piani di Cervellera, invece, la maggioranza di centrosinistra avrebbe dovuto sostenerlo in caso di candidatura, salvo poi scoprire che le cose si stavano mettendo diversamente, ma sembra che questa sua decisione sia stata presa in solitaria. Mentre il gruppo politico vicino a Pentassuglia si organizzava per sostenere il sindaco di Statte, il gruppo più vicino al sindaco Ancona puntava su Angelini. Cervellera, rimasto col cerino in mano, non ha potuto fare altro che ammettere la solitudine e annunciare il benservito.

Non è chiaro se il tentativo dei quattro consiglieri firmatari della lettera fossero animati da principi di lealtà nei confronti di Vincenzo Angelini, “tradito” da alcuni loro colleghi nel 2019, oppure siano stati spinti dal Sindaco, con la speranza di far rientrare nei ranghi della maggioranza i tre consiglieri di Città Nuova (Angelini, Salamina, Maggi), con l’obiettivo di allargare la base di sostegno per l’adozione del Pug. Secondo quanto invece affermano fonti vicino ai quattro, la loro lettera è scaturita da una reale e leale volontà di sostenere la continuità in Provincia di Vincenzo Angelini. Inoltre, considerando che Italia Viva fa parte della coalizione Terra Jonica 2050 (Pd, M5S, Italia Viva, CON e civiche), nonostante il consigliere sieda ora nei banchi dell’opposizione, a Palazzo Ducale, è un alleato a livello provinciale.

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